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Over Your Dead Body - Recensione

Immagine del film Over Your Dead Body di Takashi MiikeLa vita imita l’arte in questo elegante ma piatto adattamento di Takashi Miike di una storia horror classica giapponese

In un piovoso ultimo fine settimana di Agosto si è svolta a Londra la 16º edizione del Film4 Frightfest, festival del cinema horror e fantasy che ha portato in sala più di 80 titoli, tra i quali Over Your Dead Body (2014) in anteprima UK, diretto dal prolifico ed eclettico regista giapponese Takashi Miike.
Con Over Your Dead BodyMiike sembra voler mettere una crocetta su una casella che ancora gli mancava, ovvero la sua personale interpretazione della storia horror di fantasmi Yotsuya Kaidan, una piece di teatro Kabuki scritta nel 1825, popolarissima in Giappone, celebrata e riproposta in decine e decine di adattamenti cinematografici, teatrali, manga, ecc... Un progetto ambizioso e difficile perché ripresentare una storia molto nota, se da una parte ha il vantaggio di cullare il pubblico in un territorio familiare, dall’altro può risentire molto del peso dei precedenti successi. Per nominare solo alcuni degli adattamenti cinematografici più famosi di questa storia ci sono Ghost of Yotsuya (1949, uno dei migliori), Ghost of Yotsuya (1956), Ghost of Yotsuya (1959), Illusion of Blood (1965). Miike in questo caso riesce ad evitare quello che avrebbe potuto essere un’autostrada verso il disastro, senza però nemmeno produrre un capolavoro.
L’originale Yotsuya Kaidan è una storia di tradimenti, menzogne e vendetta soprannaturale, che da sola, anche senza l’intervento dall’oltretomba, è di per sé orrorifica per via della cattiveria di Iosuke, un ronin disgraziato in cerca di una posizione da samurai e conseguente scalata sociale, che compie efferate nefandezze a discapito dell’umile moglie Oiwa per ottenere i sui scopi.
Miike inserisce questo racconto in una narrazione più ampia che segue un gruppo di attori impegnati nelle prove in costume di una rappresentazione teatrale della suddetta storia. Tra alcuni di loro ci sono intrecci personali che esulano dal contesto teatrale, amori inariditi, tradimenti, bugie, arrivismo e a poco a poco (ma molto lentamente!) per una sorta di osmosi demoniaca le vite degli attori emulano e si confondono con il copione che stanno rappresentando. Un escamotage quello di Miike non tra i più originali nel genere dell’orrore e in generale nel cinema ma di sicuro effetto se giocato con attenzione. In Over Your Dead Body il trucco è funzionale e si presta bene a trasportare nel presente una storia inevitabilmente datata, ma tuttavia resta un vuoto esercizio di stile.
Il film è visualmente molto elegante, le parti in teatro durante le prove sono belle e accattivanti, grazie a delle impressionanti scenografie girevoli e ai bravi attori, tra i quali Ebizo Ichikawa (Kousuke/IIemon) e Ko Shibasaki (Miyuki/Oiwa), ma il passo è lento, a volte esasperante e il film dopo un lunghissimo preambolo non riesce a decollare verso quell’escalation dirompente che, per fare un esempio inevitabile, dava vita ad Audition. Niente paura, non manca qualche tipico momento splatter a firma del regista, ma la storia che Miike sovrappone al Kabuki non quadra molto, troppe volte ci lascia perplessi ed è tra l’altro anche piuttosto scontata.

Immagino che probabilmente il pubblico Giapponese abbia avuto come punto a favore il piacere di vedere un’ennesima versione di una favola popolare famosa e amata, ma tutto ciò è ovviamente confinato 'in casa' e a noi arriva solo un film horror con poche budella ma soprattutto poco cuore.


Il nostro giudizio: Il nostro giudizio è 2

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Adriana Rosati

Segnata a vita da cinemini di parrocchia e dosi massicce di popcorn, oggi come da bambina, quando si spengono le luci in sala mi preparo a viaggiare.

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