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Far East Film Festival 2016: il diario del Day 2

Larry Yang e Lang Yueting - Feff 18 - Diario 2Il racconto della seconda giornata alla kermesse di Udine, con i film The Dead End di Cao Baoping, uno dei pezzi pregiati del programma, The Exclusive: Beat the Devil's Tattoo di Roh Deok, Weeds on Fire di Chan Chi-fat, Mountain Cry di Larry Yang e Fatal Intuition di Yun Jun-hyung

Come sempre nelle proiezioni del week-end, grande pubblico alla seconda giornata del Far East Film Festival 18.
Il film coreano The Exclusive: Beat the Devil's Tattoo di Roh Deok è un interessante tentativo di fondere il thriller col racconto di stampo giornalistico. Il protagonista lavora per una importante emittente televisiva ed un bel giorno pensa di poter dare un impulso notevole alla sua carriera, e salvare il problematico matrimonio, grazie ad una soffiata e a delle prove raccolte che potrebbero incastrare un serial killer che ha già fatto sette vittime. La macchina mediatica è rapida a mettersi in moto, ma la realtà spesso è diversa da quello che sembra e il film è anzitutto un divertito spaccato dell'ambiente giornalistico osservato con una bella dose di ironia e sarcasmo.

Weeds on FireÈ la volta poi di Weeds on Fire del regista di Hong Kong Chan Chi-fat, film ispirato ad una storia vera che racconta le gesta della prima squadra giovanile di baseball creatasi nell'ex colonia verso il finire degli Anni ’80: il meccanismo commedia giovanile-film sportivo-spaccato sociologico funziona sempre essendo più che consolidato, e così la parabola della squadra dei Nuovi Territori di Hong Kong è anche quella di una generazione che ha vissuto l'handover e nei mesi scorsi la rivolta degli ombrelli gialli, anche se in questo caso il riferimento ai due eventi sembra un po' forzato.

CThe Dead Endon The Dead End di Cao Baoping assistiamo alla prima vera pagina di grande cinema al FEFF: una storia dura, scomoda, in cui il passato criminale torna ad affacciarsi nella vita di tre personaggi dopo sette anni da un omicidio plurimo che li aveva visti protagonisti. Il tema dell'omosessualità più o meno criptica, quello della colpa, del perdono e del libero arbitrio fanno dell'opera di Cao Baoping un eccellente esempio di cinema d'autore aperto a tutti.

Mountain CryA completare il pomeriggio in salsa cinese mainlander c'è Mountain Cry di Larry Yang, un dramma ad ambientazione rurale nel quale la grettezza, la violenza e l'ignoranza contribuiscono a creare un racconto crudo, in fondo al quale però c'è la più classica delle storie d'amore; tematiche non certo originali, ma film ben diretto che si avvale di paesaggi di aspra bellezza e della scintillante grazia di Lang Yueting nel ruolo della protagonista muta.

Fatal IntuitionLa serata termina col coreano Fatal Intuition di Yun Jun-hyung, lavoro che galleggia tra il thriller classico e quello psicologico con qualche venatura di soprannaturale. Siamo nella provincia coreana, dove tra delitti efferati, medium che parlano coi fantasmi, una grettezza violenta e priva di ogni morale, il protagonista cerca vendetta per la morte della giovane sorella. Film appartenente a un filone classico quello di Yun che però sembra non voler decisamente orientarsi in un senso o nell'altro col risultato che spesso tensione e ritmo calano a livelli di guardia.
Per oggi è tutto e domani è un altro giorno, qui al Far East Film Festival.





Massimo Volpe

"Ma tu sei un critico cinematografico?" "No, io metto solo nero su bianco i miei sproloqui cinematografici, per non dimenticarli".

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