Recensioni film in sala

Ti trovi qui:HomeCinema e dintorniIn salaLa signora dello zoo di Varsavia - Recensione

La signora dello zoo di Varsavia - Recensione

Dal libro di Diane Ackerman, la storia vera di Jan e Antonina Zabinski che salvarono centinaia di ebrei dalla deportazione nazista. Al lungometraggio di Niki Caro, a parte il valore di  testimonianza, manca però forza cinematografica per rientrare tra i migliori film sull'Olocausto

Praticamente ogni anno escono nuovi film che trattano il tema dell'Olocausto. Da diverse angolazioni. Ci sono quelli che puntano direttamente l'obiettivo su vittime e carnefici, altri che raccontano principalmente storie di uomini che hanno salvato delle vite. Come La signora dello zoo di Varsavia, diretto da Niki Caro e incentrato su Antonina e Jan Zabisnki che durante l'occupazione nazista della Polonia salvarono a Varsavia circa trecento ebrei dalla deportazione, tanto da essere in seguito riconosciuti come Giusti tra le nazioni in Israele dall'Ente per la memoria della Shoah.
Il film è basato sul libro di Diane Ackerman Gli ebrei dello zoo di Varsavia, pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer,  basato sui diari di Antonina Zabinski che nel film è interpretata da Jessica Chastain. Coinvolta anima e corpo nel progetto, tanto da partecipare anche dal punto di vista produttivo. Manco a dirlo la sua prova è di grande intensità, anche se non pienamente sorretta da una sceneggiatura che osa poco e propone in certe fasi dialoghi troppo telefonati. L'attrice veste i panni di questa donna che all'inizio appare remissiva, oltre che ingenua nel non capire la situazione che si sta creando, ma nel corso del film (che copre come arco temporale tutta la Seconda Guerra Mondiale) rivela grande coraggio e forza. Antonina insieme al marito Jan gestisce lo zoo di Varsavia. L'invasione della Polonia da parte della Germania sconvolge le loro vite, anche se non sono ebrei, portando morte e devastazione nel loro Paese. Nel 1939, in seguito a un bombardamento lo zoo viene in parte distrutto e passa sotto il controllo del zoologo di Hitler: Lutz Heck. Quando la violenza nazista arriva all’apice e inizia la persecuzione degli ebrei, Antonina e Jan decidono che non possono restare a guardare. Il piano prevede come copertura di utilizzare la struttura dello zoo per un allevamento di maiali, per sfamare ufficiali tedeschi. Con la scusa di raccogliere rifiuti per dar da mangiare agli animali, Jan ottiene così l'autorizzazione a recarsi nel ghetto. Sfruttando le gallerie sotterranee dello zoo la coppia comincia a dare rifugio a degli ebrei. Rischiando ovviamente la vita.
Ad affiancare Jessica Chastain, nel ruolo di Jan Zabinski, c'è l'attore belga Johan Heldenbergh, noto soprattutto come protagonista dell'ottimo Alabama Monroe - Una storia d'amore. Il personaggio più interessante, non solo maschile ma di tutto il film, è però quello interpretato da Daniel Bruhl: Heck, figura controversa, che si allontana dallo stereotipo del villain nazista. Interessante anche il lavoro di ricostruzione storica e ambientale coordinato dalla scenografa Suzie Davies. Pregi che non bastano a nascondere alcuni difetti di un film al quale manca soprattutto una regia di personalità capace di dare spessore, oltre il naturale coinvolgimento emotivo, alla storia raccontata.

Una storia di uomini giusti, piccoli-grandi eroi che è sicuramente bene ricordare anche attraverso il cinema. Al valore di testimonianza non corrisponde però efficacia narrativa e forza cinematografica sufficiente da far entrare il lungometraggio nella lista dei migliori film sull'Olocausto.




Il nostro giudizio: Il nostro giudizio è 2

  Vai alla scheda del film
  Trailer del film


Video

Fabio Canessa

Viaggio continuamente nel tempo e nello spazio per placare un'irresistibile sete di film.  Con la voglia di raccontare qualche tappa di questo dolce naufragar nel mare della settima arte.

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.