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Lago Film Fest 2014: corti, sceneggiature, documentari e tante conferme

Il X Lago Film Fest ai nastri di partenza. Dopo mesi di preparazione, è stato presentato in conferenza stampa il programma ufficiale con eventi speciali annessi. Le conferme sono tante, a cominciare dai cortometraggi che sono sempre il pezzo forte. Quest'anno a Lago, però, si presenta con maggiore forza un vecchio interlocutore

Fanno davvero sul serio. Viviana Carlet, in occasione della conferenza stampa di presentazione del X Lago Film Fest in programma a Revine Lago dal 18 al 26 luglio prossimo, ha affermato che ormai lei e i suoi collaboratori, con in testa gli altri due direttori Carlo Migotto e Emiliano Bernardi, non hanno più nulla da dimostrare. Il LFF è un realtà attiva e formativa che propone cinema, sviluppa arte e si struttura e cresce insieme ai suoi volontari.
La direttrice inoltre ha proseguito affermando che il festival di corti, documentari e sceneggiature si è attestato con efficiacia nel panorama nazionale degli appuntamenti di cinema, grazie anche all'internazionalità della proposta e degli operatori. Effettivamente la spina dorsale del LFF sono soprattutto gli operatori artistici, i volontari "professionisti” come li ha definiti la stessa Carlet, ossia uomini e donne, ragazze e ragazzi che si impegnano per mesi e giorni ogni anno per organizzare gli eventi, strutturare le proiezioni, tessere legami con stampa, produzioni, registi, con quell'occhio particolare nello scovare nuovi talenti, nuove visioni di cinema.
La decima edizione, quindi, sta per iniziare con tante idee chiare. Se non fossero tali, i direttori non avrebbero chiesto a Marco Pietracupa, eccentrico fotografo e sperimentatore, di realizzare, sotto la direzione creativa di Alan Chies, l'immagine della nuova edizione in cui alcuni degli abitanti pù anziani di Lago si sono messi a disposizione della macchina fotografica per essere ritratti come esempi della goia di invecchiare. Il festival, infatti, compie dieci anni, ma non sembra sentirli e anzi rilancia con il ricco programma di questa edizione.

Le sezioni in cui sono stati suddivisi i 111 corti in concorso sono, come di consueto, Internazionale, Nazionale, Nuovi Segni, Veneto e Unicef. Il programma nelle intenzioni si presenta ardito e stimolante, quasi a voler cancellare quell'alone di “alternativo” di “forzatamente ricercato” che ha velatamente accompagnato la notorietà del festival. Nelle sezioni si può osservare, come ha sottolineato la direttrice , lo status quo del corto, il punto di arrivo dello sviluppo cinematografico nazionale e internazionale attraverso una commistione di generi, produzioni, storie eterogenee. In questo panorama sono stati scelti per selezionare i vincitori di ogni sezione Joonas Makkonen, filmmaker finlandese, Simona Buonaiuto, autirce di BLOB, Carlo Gabardini, attore e autore, e Federico Pucci, giornalista ANSA.
L'altra giuria è quella del premio intitolato a Rodolfo Sonego per la migliore sceneggiatura che sarà al centro dell'attenzione nell'arco del primo week-end. I giurati, in questo caso, sono Gianfranco Angelucci, Mirco Melanco, Antonello Rinaldi e Tommaso Sacchini. Il calenderio prevede sia l'incontro con gli sceneggiatori finalisti sia un maggiore dialogo e contatto con il pubblico e la presentazione, infine, de Il Rappresentante, corto basato sulla sceneggiatura di Tommaso Sacchini, vincitore l'anno scorso, realizzato anche con il contributo del premio.
Il LFF, però, non è solo premi, ma è soprattutto offerta internazionale e nazionale. Le due punte di diamante della decima edizione, infatti, sono i Focus Internazionali. A Pinch of Everything è un programma di retrospettive con i migliori cortometraggi provenienti da Croazia, Estonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia, per inquadrare la situazione del cinema di questi Paesi. Gli altri focus sono Hot Kangaroo, curato da Ester Borean, che proprone nuovi corti ironici e inaspettati per l'Australia, paese nell'immaginario collettivo di paesaggi e di natura. Infine Mas alla de los recuerdos, curato da Clara Migotto, propone sei corti per delineare meglio il paesaggio sociale e vitale dell'Argentina.
Tra le proiezioni speciali, in totale dodici, si spazia da un approfindimento sul lavoro del giurato Makkonen, alle collaborazioni con la web series Milano Underground, con il festival La Guarimba International Film Festival, con il collettivo creativo Zero e con il disegnatore Austillio Smeriglia, autore del blog In Coma è Meglio. Su tutti spicca il focus dedicato a Blob, uno dei migliori prodotti della tv italiana per contenuti e tecnica. In occasione del suo 25° anno di vita, il LFF propone la visione di tre documentari storici della trasmissione. Blob 77, incentrato sull'importanza sociale e storica in Italia del 1977, Blob a Venezia che ha seguito e spiato la vita del Lido di Venezia durante la Mostra del Cinema e Hybris, di Fabio Masi, che passa in rassegna la personalità che hanno fatto irruzione alla Mostra negli anni.Poi ancora musica, performance, spazi di condivisione, di proposta artistica, in cui l'arte contemporanea si presenta in tutte le sue forme espressive, e momenti di comicità e satira con il ritorno in riva al lago, dopo il successo di pubblico dell'anno scorso, del collettivo Diecimila.me e dell'osceno e magniloquente Sgargabonzi.

Questo è il X Lago Film Fest. Come anche per la passate edizioni sulla carta si segnala come un laboratorio a cielo aperto in cui web e arte, performance e cinema si intrecciano in una grande atmosfera di fruizione e condivizione. La kermesse di Revine, però, vuole essere qualcosa in più e quindi bisogna tornare indietro di un anno per capire cosa sarà l'edizione 2014. Nel 2013 il video ha 'dominato': tra corti, sperimantazioni, visioni, animazioni e web il video, come mezzo artistico e sociale, è stato la presenza più importante. Il LFF così, si è spostato dalla aurea di evento di public art per incentrarsi sulle potenzialità visive ed espressive di questo medium. Quest'anno, considerando che la proposta dei corti può essere giudicata solo dopo la visione, la strada del festival sembra tornare più alla presenza reale, al legame, al contatto con il luogo e con la gente. Il ricco programma di eventi alternativi e delle proiezioni propone l'uomo più che il suo prodotto, come a voler indirizzare il LFF a festeggiare i suoi dieci anni innanzitutto con la gente.
In quest'ottica sono significative le parole del Direttore Migotto che, in conferenza stampa, ha sottolineato come il gruppo di lavoro sia indipendete, felice e contento, quindi reale.

Prima dell'inizio, vi proponiamo qui il link al videoclip animato di Glenn & The Chunkies, la band che ha composto il promo del festival che in meno di 24 ore dal lancio ha già contato 25.000 visualizzazioni.

Vai alla scheda dell'evento

 

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