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Festival di Rotterdam 2014: la nuova idea vincitrice

La rassegna cinematografica di Rotterdam è ufficialmente terminata. L'ultimo atto è stata la proclamazione di tre vincitori del concorso principale. Perché la giuria ha scelto proprio quei film? Cosa avranno in comune e perché sono così meritevoli?

Se un film viene selezionato per una delle sezioni del Festival di Rotterdam, significa che ha già conquistato uno spazio per veicolare liberamente un'urgenza espressiva; in quest'ottica i premi potrebbero apparire superflui. Invece la giuria del concorso principale Hivos Tiger Awards composta dal regista Elia Suleiman, da Nanouk Leopold, dal regista indonesiano Edwin, da Violeta Bava e dal produttore giapponese Kiki Sugino, dopo aver visionato i 15 lungometraggi in competizione, ha deciso di premiare tre registi con la somma di € 15.000: idealmente la loro scelta significa incoronare, dunque, una personale idea di cinema o una riflessione attraverso di essa. I film premiati alla 43esima edizione del Festival di Rotterdam sono Anatomy of a Paper Clip di Akira Ikeda (Giappone, 2013), Han Gong-Ju di Lee Su-Jin (Corea del Sud, 2013) e Something Must Break di Ester Martin Bergsmark (Svezia 2014).
Il titolo della pellicola svedese riassume in maniera precisa il motivo che accomuna la vittoria di questi tre film: Something Must Break può significare letteralmente “qualcosa si deve rompere”. I tre vincitori, quindi, secondo i giurati hanno 'distrutto' qualcosa. Questo qualcosa può essere la società e più precisamente il pensierio dell'uomo che spesso diventa limite, ossia una visione ristretta ai danni proprio dell'uomo.
Per quanto riguarda il film girato da Bergsmark tali limiti da distruggere sono quelli che attanagliano la mente di Andreas (Iggy Malmborg) e gli impediscono di amare e di condividere la sua vita con Sebastian (Saga Becker), un omosessuale incastrato nel corpo di un uomo, seppur nell'animo si senta Ellie. La storia tra i due giovani, quindi, è ostacolata dagli amici di Andreas e dalle loro frasi sarcastiche nei confronti degli omosessuali, dagli sguardi taglienti della gente e dalla violenza subita. Tutto ciò trattiene e fa precipitare in un pozzo di bigottismo il giovane, portandolo a giocare con i sentimenti di Sebastian che, seppur non corrisposto totalmente nell'amore, riesce di fronte all'evidenza della ristrettezza mentale di Andreas e della società della liberale Svezia, a trovare la forza necessaria per affermare la sua libertà d'essere.
La storia dei due giovani svedesi racconta come superati i confini si aprono nuove possibilità di vita, basate, dunque, sulla libertà personale. Questa è la cornice entro cui si svolge la storia di Hang Gong-Ju, il film coreano co-vincitore. Il regista Lee Su-Jin, infatti, racconta la ricerca di libertà della protagonista che con alle spalle un passato oscuro. La ragazza appare pervasa da una forza interiore che le permette di superare l'abbandono e il disinteresse dei genitori naturali, la brutalità della società coreana, spietata ed efferata, e l'arroganza di chi vuole approfittarsi di lei, come nel caso di un grupo di compagni di scuola del suo coinquilino. Hang Gong-Ju vuole vivere liberamente, lontana dal dolore e dalla violenza. Vuole salvaguardare la sua innocenza, tanto quanto Gawkish Kogure (Koji Tomomatsu), protagonista del terzo film vincitore Anatomy of a Paper Clip.
Il giovane regista Akira Ikeda filma una commedia poetica a metà strada tra la favola e la realtà in cui questo impiegato in una fabbrica di graffette riesce a superare i piccoli sopprusi della gente della sua comunità, perché sospinto da un personale rispetto per tutte le forme viventi. Sembra quasi impossibile che possa esistere, oggi, un uomo così tanto amante del prossimo, all'interno della società tragica descritta nel film. E' così irreale che il film appare a tratti surreale e comico per le azioni del protagonista, come quando libera una farfalla o dialoga con una donna dagli evidenti problemi linguistici con cui si intende attraverso il linguaggio della comprensione.
Meglio di Something Must Break, che lascia intuire l'inizio della nuova vita di Sebastian/Ellie e di più del film coreano in cui un nuovo avvenire per la protagonista si percepisce grazie alla tenacia con cui combatte, Anatomy of a Paper Clip propone un modello concreto di uomo in grado di incarnare e condurre una sua nuova affermazione, sganciata da tutto. Questo è ciò che ha voluto premiare la giuria dell'Hivos Tiger Awards: ossia il coraggio di tre giovani registi di narrare una prospettiva di evoluzione della contemporaneità, fondata, un po' di più, sul rispetto per gli altri.

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