
L’opera postuma del cineasta russo Aleksej Jurevic German, premio alla carriera al Festival del Film di Roma 2013, annichilisce lo sguardo dello spettatore con un apologo sull’uomo e sulle dinamiche del potere, ambientato in un inferno dei vivi fatto di fango, lerciume, fatiscenza. Opera ostica per tempi e modi di messa in scena ma che resta impressa sulla retina