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Le Giornate degli Autori compiono dieci anni: la selezione 2013 è servita

Presentato alla stampa il programma delle Giornate degli Autori - Venice Days. Che festeggiano i loro dieci anni con una selezione ricca di opere prime da tutto il mondo, generi diversi, temi che vogliono scuotere lo spettatore. Stella del cartellone il regista Bruce LaBruce con Gerontophilia

Decimo anno di proiezioni e attività per le Giornate degli Autori - Venice Days, rassegna indipendente promossa da ANAC e 100 autori e diretta da Giorgio Gosetti che si svolge nell'ambito della Mostra del Cinema di Venezia.
Ciò che accomuna i 12 lungometraggi selezionati per il concorso ufficiale è il loro essere, per la maggior parte, opere prime. Una piccola rivoluzione per un concorso che ha spesso proposto opere di registi consolidati in grado di utilizzare il linguaggio del cinema in maniera sapiente. Quest'anno l'obiettivo degli organizzatori è di privilegiare quelle visioni in grado di illustrare meglio il rinnovamento della narrazione per immagini nella cornice più globale e internazionale possibile. Il che permetterà di comprendere come tematiche comuni, quali lo scontro delle culture, la confusione dei sentimenti, il senso di smarrimento che pervade i genitori nel conferire la vita, il disagio sociale, possano essere declinate con timbri e toni differenti a seconda della provenienza geografica. La selezione, però, non è impostata tematicamente da soli drammi, ma anche da puntuali riflessioni ad esempio, sul tema dell'amicizia.

In Gerontophilia di Bruce LaBruce il protagonista è il giovane Lake che intesse una straordinaria amicizia con un uomo di 82 anni all'interno di una commedia brillante e dissacrante. La Reconstruccion di Juan Taratuto affronta quasi lo stesso tema, spostando il punto di analisi: un vecchio anziano, Eduardo, orso rinchiuso nella sua casa sul Rio Grande, decide, sempre in nome dell'amicizia, di andare ad aiutare un vecchio amico e la sua famiglia in forte difficoltà. I problemi, però, dei protagonisti di queste pellicole non potranno avere lo stesso peso di quelli sopportati da Sanfur, un diciassettenne diviso tra una vita normale e l'attività di informatore dei servizi segreti israeliani, al centro di Bethlehem di Yuval Adler, pellicola israeliana. Sempre di doppia vita tratta la commedia marocchina dal titolo Traitors di Sean Gullette. La protagonista, infatti, di giorno lavora in maniera efficiente in un call center, ma di notte si scatena nei panni di leader di un gruppo punk-rock. Il destino un giorno bussa alla sua porta in veste di un importante contratto musicale. Cosa fare della sua vita?
Dunque diversi stili, diversi linguaggi che si uniscono nel nome del rinnovamento cinematografico. Per questo, quindi, nel concorso i selezionatori delle Giornate degli Autori hanno inserito Rigor Mortis, film d'esordio di Juno Mak da Hong Kong che, con un cast eccezionale che comprende Francis Ng, è riuscito a costruire un horror d'autore che si preannuncia innovativo e sorprendente.
Con lo stesso criterio si può valutare la scelta di proporre lo stile narrativo di Jean Denizot che, in La Belle Vie, produzione made in Francia, racconta il dramma dei figli ostaggi dei desideri di due genitori separati.
E poi il pericolo dello smarrimento, dentro e fuori se stessi: Alienation di Milko Lazarov, in cui il regista bulgaro ritrae la vicenda di un giovane padre alla ricerca della madre e del suo bambino da adottare illegalmente attraverso il confine con la Grecia; Koksuz (Nobody's Home) di Deniz Akçay Katiksiz, Turchia, storia di una famiglia in dissesto; La mia classe di Daniele Gaglianone che affronta la difficile convivenza multiculturale nel quartiere Pigneto di Roma; Siddharth di Richie Mehta che porta sullo schermo il dramma di un padre che non si arrende alla scomparsa del figlio, uscito di casa per cercare un lavoro nell'India di oggi. Dal punto di vista tematico queste pellicole si contrappongono a May in the Summer di Cherien Dabis, che narra gli ostacoli affrontati dalla giovane May prima del matrimonio. Kill Your Darlings, invece, dipinge la vita giovanile di tre immortali Ginsberg, Kerouac e Burroughs in una commedia davvero brillante.

Il concorso delle Giornate degli Autori per la sua decima edizione (28 agosto-7 settembre) si presenta con le idee chiare e con una selezione rigorosa. L'ultima osservazione riguarda l'iniziativa Woman's Tales, che prevede la proiezione del quinto e sesto cortometraggio della serie prodotta da Miu Miu, sponsor dell'evento, che ha chiesto a grandi registe di affrontare il tema della donna in viaggio. I corti proposti sono The Door di Ava DuVernay e Le donne della Vucciria di Hiam Abbass.

Non resta che guardare.

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