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Anna Karenina

Colpisce ma non convince del tutto il capolavoro di Tolstoj rivisitato dal genio registico di Joe Wright e dalle interpretazioni di Keira Knightley e Jude Law

Nella Russia imperiale di fine Ottocento, Anna (Keira Knightley), moglie dell'ufficiale Karenin (Jude Law), si reca a Mosca dal fratello Levin (Domhall Gleeson), il cui matrimonio sta naufragando. In viaggio conosce la contessa Vronsky e suo figlio (Aaron Taylor-Johnson), un affascinante ufficiale di cavalleria dal quale si sente subito attratta. Nell'ambiente rigido e convenzionale dell'alta società russa, una relazione illecita potrebbe distruggere la reputazione della donna, la quale cerca di dimenticare il suo amore, senza però riuscirci. Karenin è quindi costretto a porre la moglie di fronte a un bivio con drammatiche conseguenze...
Vi risparmieremo il detto e stra-detto che dice 'il libro è un’altra cosa': sarebbe una considerazione approssimativa e alquanto ovvia. Semmai potremmo dire, invece, che questo Anna Karenina versione 2013 manca di compattezza, di verve, di fascino: di quell’elemento talmente convincente che riesce a far passare indenni sotto gli occhi 120 minuti di film. L’algida e conturbante Russia di Tolstoj è a malapena accennata nel film di Joe Wright - ormai un habituè delle opere in costume (Orgoglio e pregiudizio, Espiazione) - ma non è del tutto da soprassedere.
Un lato sensuale questo film di Wright lo possiede di sicuro, e risiede nelle ambientazioni scenografiche convincenti e nella trovata (più furba che geniale) di usufruire di una vera e propria cornice teatrale per raccontare allo spettatore alcune scene che possiedono l’anima di un’operetta maliziosa.
Ma man mano che la pellicola scorre la freschezza iniziale si perde, e scendendo nel dramma vengono a mancare i potenziali assi nella manica che questo sfarzoso film in costume poteva ben giocarsi. Cast di notissimi ma poco presenti a se stessi, prima su tutti Keira Knightley, assolutamente non adatta ad un ruolo passionale e tormentato come quello di Anna, e in conflitto con la sua stessa età: troppo giovane per interpretare determinati ruoli, troppo matura per altri. Un limbo che non gioca a suo favore in quest’ultimo lasso della sua carriera, che l’ha vista interpretare macchiette indistinte e poco azzeccate. Jude Law nei panni del marito di Anna è in ruolo, ma la sensazione che si prova è quella di un cast soffocato da pretese registiche forse forzatamente 'originali'.

Rimane però da considerare il meraviglioso uso dei costumi e delle musiche dell'italiano Dario Marianelli, che se non altro valgono in toto il tempo della visione, e che hanno garantito a questo film la nomination agli Oscar 2013 per la miglior colonna sonora.

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