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Hollywood sul Tevere per Jason Bourne

Una immagine promozionale di The Bourne LegacyChe ci fanno due star del calibro di Jeremy Renner ed Edward Norton nella Capitale? Ci parlano del nuovo capitolo della saga nata dai libri di Robert Ludlum (in uscita il 10 agosto nei cinema a stelle e strisce) in occasione del lancio promozionale in Italia

Fiumi di parole, fiumi di parole tra noi… l’avete riconosciuta? È la canzone degli ormai desaparecidos Jalisse, ma è anche un perfetto sunto della conferenza stampa che si è tenuta oggi al centro di Roma per il lancio di The Bourne Legacy, con presenti il regista Tony Gilroy, il nuovo action toy-boy Jeremy Renner e il sempreverde Edward Norton. Non che vi fosse effettivamente molto da dire sulla pellicola in questione, avendo assistito solamente a circa 40 minuti (trailer escluso) di scene inedite e non avendo potuto visionare la proiezione vera e propria, poiché il film – ci fa sapere Gilroy – è appena stato finito di montare.

Jeremy Renner a RomaLe domande hanno toccato i temi più disparati: ruoli preferiti, attorialità, fino ad arrivare al cinema italiano (ebbene sì: si è avuto il coraggio di chiedere quali film italiani odierni piacessero ad Edward Norton…). Molte le considerazioni sul confronto tra i precedenti film della serie e questo nuovo capitolo, soprattutto sul cambio di testimone da Matt Damon a Jeremy Renner. Quest’ultimo ha affermato che “Jason Bourne cercava di capire chi fosse, e perché avesse fatto cose terribili: Aaron Cross, il personaggio che interpreto, sa invece benissimo chi sia, e cerca soltanto di avere uno scopo nella vita. Per interpretarlo ho dovuto fare molto streching, allenarmi moltissimo per essere all’altezza delle difficili scene che ho dovuto girare”. E quando gli viene chiesto se non sia stufo di interpretare solo ruoli in film d’azione (ricordiamolo: il belloccio americano è presente anche in The Avengers) e se accetterebbe mai una commedia romantica, la risposta è chiarificatrice: “Non mi piacciono le commedie romantiche americane che vengono prodotte adesso, non hanno spessore. Forse farei un dramma romantico, che è ben altra cosa... ma per ora faccio film d’azione perché mi diverto moltissimo, e scusate se ho riempito le sale con la mia presenza!”. Forse un tantinello pieno di sé, ma il sorrisone bianco latteo ci scioglie ed è un piacere per gli occhi, lo ammettiamo.

Edward NortonPiù serafico e decisamente più prolisso Edward Norton, che a differenza dell’americano usuale, risponde con una flemma molto british e arricchisce le spiegazioni di voli pindarici, dimostrando di avere una discreta conoscenza della cinematografia italiana. “Mi piace il film Mamma Roma, e trovo che Anna Magnani sia la più grande attrice di sempre. Lei è capace di riempire tutto lo schermo, e le sue interpretazioni sono favolose. Poi mi piace Pasolini”. Alla domanda “quali film italiani contemporanei hai apprezzato di recente?”, lo sguardo sornione di Norton si fa vacuo, senza saper dare una risposta. Poi però aggiunge subito: “Ah, da poco ho visto anche Amarcord che è bellissimo”.
Eh, Amarcord… che ci siano rimasti solo i ricordi a noi poveracci italioti?

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