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Far East Film Festival 2014: il diario della terza giornata

Colpi mortali, sparatorie, ossa rotte, sventramenti, amputazioni con l'evento The Raid 2: Berandal, attesissimo sequel del fortunato The Raid - Redenzione, diretto da Gareth Evans: questo e molto altro per il Day 3 della kermesse friulana

Si vola su storiche ali giapponesi nella terza giornata del Far East Film Festival 16. The Eternal Zero di Takashi Yamazaki, il cui Battleship Yamato del 2010 è nelle sale italiane in questi giorni, si muove tra il presente e i giorni della II guerra mondiale, dove due ragazzi, venuti a conoscenza che il loro vero nonno è morto in guerra come kamikaze, si mettono a intervistare i veterani sopravvissuti per poterne conoscere la storia. I numerosi flashback ricostruiscono una personalità coraggiosa e vitale che lotta per sopravvivere nonostante tutto. Perché allora immolarsi come kamikaze? Lo si saprà alla fine con tanto di piccolo colpo di scena un po' telefonato, in verità. Filmone per famiglie, ben diretto e interpretato, come se ne sono già visti tanti sull'argomento. Gli amanti del genere non resteranno delusi.
Barattando il documentario su Johnnie To con un risotto troppo salato e secco, il paesaggio si sposta in Corea del Sud con la commedia, quasi musical, Miss Granny di Hwang Dong-hyuk. Una bisbetica vecchietta ringiovanisce magicamente e diventa una stella del pop. I buoni sentimenti si sprecano e le insopportabili canzoncine caramellose appiccicano alle poltrone, ma la protagonista Shim Eun-Kyung, col suo fisico un po' retrò, è deliziosa. Altro film per famiglie spensierate, se mai ne esistono.
In un mondo decisamente più adulto ci introduce la Boobie MILF Sandra Ng, che produce e interpreta Golden Chickensss di Matt Chow, terzo episodio di una fortunata saga iniziata nel 2002. Commedia sboccata e piena di riferimenti politici e culturali hongkonghesi di difficile fruizione in ambito extra-asiatico. Ci sono divi che prendono in giro loro stessi, come Louis Koo che interpreta il proprio sosia o Donnie Yen, nei panni di un Ip Man rivisitato in chiave Wong Kar Wai; c'è una storia d'amore tra Sandra Ng e il versatilissimo Nick Cheung; c'è un senso di crepuscolo anagrafico per i protagonisti e storico. Popolare in patria, di nicchia per noi.

L'evento della giornata è l'attesissimo The Raid 2: Berandal, sequel del fortunato The Raid - Redenzione del 2011. Stesso regista, il gallese Gareth Evans, ora trapiantato in Indonesia, e stessa star, il tostissimo dalle orecchia da scimmia Iko Uwais. La storia riparte dalla fine del film precedente, ma non è certo necessario averlo visto per goderne. Il poliziotto Rama si infiltra nella malavita di Jakarta per smascherare ufficiali corrotti. La storia si complica con vicende di mafia e lotte per il potere, quel giusto intermezzo di dialoghi per giustificare uno dei film più ‘ignoranti’ e divertenti di tutti i tempi. Colpi mortali, sparatorie, ossa rotte, sventramenti, amputazioni. Niente manca all'appello di un film in cui la violenza ingiustificata e insensata, nonché impossibile (nessuno può resistere a botte simili per più di pochi secondi), fa spettacolo senza bisogno di alcuna giustificazione o pretesa. La sola sequenza della rissa nel fango è da antologia non solo del genere ma della storia del cinema. Benedetto il sogno del regista e benedetta l'Indonesia che lo ha aiutato nel realizzarlo.
Finale della serata con un ibrido softcore giapponese: Girl's Blood di Koichi Sakamoto. In puro stile 'assurdità nipponiche', si narra la storia di un gruppo di ragazze vestite da idol (le Girl's Blood, appunto), che fanno catch clandestino in una tenda. Tra loro, una ragazza che si sente uomo ma che non riesce a esprimere la propria sessualità, s'innamorerà di una karateka sposata e in fuga dal marito. Botte fasulle, qualche culo, poche tette della protagonista (Haga Yuria) e mai, ad ogni costo, mostrare i capezzoli della sua prosperosa amante karateka (Asami Tada). Strani pudori dall'Oriente.

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