La talpa
- Scritto da Anna Barison
- Pubblicato in Film in sala
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In piena guerra fredda, il capo dei servizi segreti inglesi, noto come Controllo, ordina una delicata missione in Ungheria che avrà un esito tragico. Per questo fallimento, lui e l’agente George Smiley verranno espulsi dai servizi segreti. Smiley verrà però riassunto in segreto dal Circus, il nome in codice dell’Intelligence inglese, per scoprire il doppiogiochista dei sovietici che si cela all’interno dell’organizzazione. Smiley, con il fidato collega più giovane Peter, scandaglierà ogni agente per arrivare alla soluzione dell’intricata vicenda, dove ben cinque uomini Tinker – lo stagnaio – Taylor – il sarto – Soldier – il soldato – e Spy – la talpa – sono i possibili sospettati.
Tomas Alfredson, celebre per il noir visionario sui vampiri Lasciami entrare, dirige un film tratto dal romanzo di John Le Carré, La talpa.

La pellicola, infarcita di nomi e personaggi, finisce per farci rimanere maggiormente concentrati sulla complessa vicenda, piuttosto che trasportarci dentro la storia. Ci si immedesima poco nei protagonisti, nelle loro ombre e nelle loro debolezze, nel loro essere perennemente in bilico tra lecito e illecito, ma ci si focalizza di più sulla ricerca del bandolo della matassa. Gli attori tuttavia, tra cui gli eccellenti Gary Oldman e Colin Firth, costruiscono un cast ben assortito, omogeneo e all’altezza. Oldman, con lo sguardo ieratico e autenticamente misterioso da sempre, rende un George Smiley pieno di fascino e autorevolezza.
Il film, in concorso alla Mostra di Venezia, sarà apprezzato da tutti gli amanti del genere, ma sinceramente da un regista così visionario come Alfredson, un tocco personale più forte, avrebbe reso quest’opera forse meno perfetta stilisticamente, ma più avvincente.
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