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Moretti e il suo Habemus Papam

Nanni Moretti in una scena del filmPresentato alla stampa Habemus Papam, in concorso al prossimo Festival di Cannes. Nanni Moretti, nella doppia veste di autore e interprete, è uno psichiatra alle prese con un papa appena eletto che si sente inadeguato al suo nuovo ruolo

"Mi si nota di più se vengo o se non vengo?" "Sì, vengo. No, non vengo."
Come la celebre indecisione di Nanni Moretti in Ecce Bombo, che si chiedeva se presentarsi o meno ad una festa, alla fine Moretti si è presentato alla conferenza stampa del suo nuovo film Habemus Papam, dopo che era stata annunciata la sola proiezione della pellicola.
"Ero troppo stanco per affrontare una conferenza stampa – ha commentato il suo colpo di scena dell'ultima ora - e poi volevo che il film parlasse da solo: i registi fanno troppa confusione parlando del proprio lavoro."
Un film molto atteso il suo, velato di mistero, un silenzio mediatico durato fino ad oggi.
Habemus Papam è la storia di un uomo in crisi. Dopo il conclave e la sua elezione, il nuovo papa, il cardinale Melville, intrepretato da uno straordinario Michel Piccoli, fugge disperato dopo il tradizionale annuncio dell'Habemus Papam. Sarà uno stimato psichiatra – Nanni Moretti – ad aiutarlo nella sua crisi di identità. Tra i protagonisti, oltre a Moretti e Piccoli anche Margherita Buy, Renato Scarpa, Franco Graziosi, Ulrich Von Dobschutz e Roberto Nobile.


Habemus Papam"Volevo raccontare un personaggio fragile – racconta Morettiche si sente inadeguato rispetto al ruolo di potere che deve ricoprire; tutto questo all'interno di una commedia dove si muovono anche altri personaggi." E aggiunge: "Credo che ogni persona dovrebbe fare un percorso come quello fatto da Piccoli, il senso critico verso se stessi è sempre giusto." Inoltre ha tenuto a precisare che non si preoccupa di come il Vaticano potrebbe accogliere questo film: "Non penso al pubblico quando scrivo e dirigo, in questo caso non penso nemmeno al pubblico religioso, diciamo che non è tra i miei primi cinquecento problemi di questo periodo...".
Incalzato da un giornalista su quanto ci sia di Moretti nel suo personaggio cinematrografico, il regista ammette che "c'è parte di me in entrambi i personaggi principali, sia in quello dello psichiatra, sia in quello del papa. Ma non ho mai voluto interpretare quest'ultimo, e ho fatto bene. Quando ho visto per la prima volta il film mi sono reso conto di quanto Piccoli fosse bravo e di quanto avesse dato al personaggio."
Nanni Moretti è un fiume in piena, per cercare di svincolarsi dalle domande dei giornalisti che lo vorrebbero far parlare dell'attualità italiana e del suo impegno politico, nonché di Berlusconi, il regista e attore racconta la sua scelta di produrre il film insieme a Domenico Procacci dopo il distacco dal produttore e amico Angelo Barbagallo, del provino fatto a Michel Piccoli che scelse subito, e delle immagini di repertorio del funerale di Papa Giovanni Paolo II usate all'inizio della pellicola. Per Moretti comunque Habemus Papam non si deve leggere in chiave politica, e lo si capisce quando gli viene chiesto cosa penseranno i francesi di questa pellicola dopo che nel 2001 lo avevano premiato al Festival di Cannes con La stanza del figlio: "Non è che attarverso i miei film io senta l'esigenza e il dovere di raccontare l'Italia ai francesi o ai portoghesi – spiega – racconto le storie che sento l'urgenza di raccontare, solo questo mi interessa."

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