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L'outing di Vaporidis & co.

Nicolas Vaporidis fidanzato per sbaglio al fianco di Andrea Bosca nella commedia Outing di Matteo Vicino, in uscita il 28 marzo. "Interpreto un giovane quasi costretto a truffare lo Stato per realizzare un sogno: un ruolo che mi è piaciuto subito perché è provocatorio", ci racconta Vaporidis

Si fingono una coppia omosessuale per ricevere fondi pubblici e avviare un’impresa al Sud: Nicolas Vaporidis, Andrea Bosca, Massimo Ghini e gli altri protagonisti, insieme al regista Matteo Vicino, ci hanno presentato il loro film che uscirà il 28 marzo: Outing - Fidanzati per sbaglio.

Matteo Vicino, in questa pellicola ha il ruolo di regista, sceneggiatore e si è occupato anche del montaggio. Non ha sentito l’esigenza di avere un aiuto?
Matteo Vicino: Il produttore, Roberto Cipullo, mi ha presentato un tema da sviluppare: due giovani alle prese con la start up di un brand d’abbigliamento. Sono riuscito a raccontare una storia particolare, anche grazie a un magnifico cast con il quale ho lavorato bene e mi sono divertito molto.

Il film è stato girato in Puglia. Come mai la Apulia Film Commission non ha erogato fondi?
M.V.: Il nostro è stato un progetto con una forte componente provocatoria. Tuttavia, alla vigilia della presentazione abbiamo già avuto riscontri positivi, lo stesso Presidente Nichi Vendola verrà alla prima a Bari. Possiamo capire che magari all’inizio, prima di vederlo, il film potesse destare non poche perplessità.

La sua è una commedia amara, in cui le risate si smorzano quando i protagonisti vengono a contatto con la dura realtà lavorativa dei giovani di oggi…
M.V.: Quello che volevamo fare era far ridere, ma anche fermarsi a riflettere un attimo su temi importanti. Il ruolo di Giulia Michelini, giornalista ‘scomoda’ che conduce un’inchiesta su un giovane imprenditore disonesto, rappresenta appunto l’altra faccia del film.

Per i protagonisti come è stato recitare nei panni di Federico e Riccardo?
Nicolas Vaporidis: Questo ruolo mi è piaciuto subito perché è provocatorio. Un giovane quasi costretto a truffare lo Stato per realizzare un sogno ha un atteggiamento molto lontano dal mio modo di essere. Purtroppo oggi non c’è semplicemente una fuga di cervelli all’estero, ma molti dei miei coetanei vengono addirittura cacciati a calci!
Andrea Bosca: Ho accettato questa parte senza avere idea di dove questo film potesse arrivare. Anche io credo che il fine non giustifichi i mezzi, ma pur essendo lontano dal mio personaggio nel modo di agire, recitare in un film come questo mi ha molto coinvolto.

La scelta di Massimo Ghini nel cast?
M.V.: Massimo è un attore dalla professionalità indiscussa. Finalmente con lui è stato possibile delineare il personaggio di un gay che non risultasse una macchietta, a differenza di molti altri film.

Massimo Ghini: Nonostante ciò che ha appena detto Matteo, ci siamo incontrati quando ero vestito da donna, durante il mio spettacolo teatrale Il vizietto - La cage aux folles. A parte gli scherzi, spero che questo film oltre a far sorridere darà l’opportunità di riflettere su argomenti di interesse attuale per il futuro dei giovani.

Vai alla scheda del film

 

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