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L'orecchio lungo del Critico: Sole a catinelle, di Gennaro Nunziante

Sguardi rapaci sul cinema che non c’è: recensione sotto forma di dialogo, espediente dialettico usato anche da Platone


Trattoria ‘Da er Mascellone’, Roma

Mimmo, ristoratore: Buona sera, Sig, Zalone, prego, si accomodi. Posso chiamarla Checco?
Checco Zalone: Mi chiamo Luca.
Mimmo: Sì, va beh, dai, Checco. Posso darti del tu? Me lo fai un autografo per la mia nipotina?
Checco Zalone: Sì, ma dove?
Mimmo: Qui, sul menù.
Checco Zalone: Come si chiama la nipotina?
Mimmo: Scrivi così: “Grazie... della… bella… magnata,… Mimmo,… sei sempre… er mejo”.
Checco Zalone: Dedica perfetta per una nipotina. E’ già arrivato l’onorevole?
Mimmo: Sì, sì, è nel ‘privè’. Vi sta aspettando. Da questa parte…

(Nel privè)

Checco Zalone: Ma dov’è, lo vedi?
Gennaro Nunziante, regista: No.
L’onorevole: Buonasera Sig. Zalone. Sig. Nunziante… Prego accomodatevi.
Checco Zalone: (Sottovoce) Ma tu lo vedi?
Gennaro Nunziante: (Sottovoce) No, ma la voce viene da sotto quel tavolo.
L’onorevole: (Un braccio spunta dal tavolo) Sono qui, sono qui, prego.
Vengo subito al punto. Ho parlato con la produttrice e mi ha detto che volete realizzare un film drammatico, è vero?
Gennaro Nunziante: Beh, sì. Luca, cioè Checco, si era stancato di fare sempre lo stesso film, con lo stesso personaggio e allora abbiamo pensato a un remake di "Revolutionary Road" ambientato in Molise.
Checco Zalone: Sì, un bel ruolo forte e drammatico, dove potessi dimostrare di essere un attore completo e non solo un minchione che fa ridere. Vorrei recitare finalmente col mio vero nome: Luca Pasquale Medici. Per la parte di April avevamo pensato a Margherita Buy e... Che c’è? Qualcosa non va?
L’onorevole (indispettito): A parte che Margherita Buy potrebbe essere sua madre, sì, c’è tutto che non va!
Checco Zalone: Perché? La sceneggiatura è solida, Genny lo chiamano il Martin Scorsese de noartri e a me, modestamente, DiCaprio fa ‘na pippa, mi scusi il termine, Onorevole.
L’onorevole: No, no, guardi, non ci siamo. Ma lo sa che Lui ha grande ammirazione per il suo lavoro?
Checco Zalone: Lo ringrazi, ma…
L’onorevole: Niente ma. L’ho sentito personalmente dire: “Però, quel Checco! Simpatico, cribbio! Mi somiglia: un po’ volgare, fa battute politicamente scorrette, dissacranti e poi non è comunista, altrimenti mica studiava da avvocato.”
Checco Zalone: Mi fa piacere e appunto…
L’onorevole: Mi faccia finire. Lei sa che Lui sta attraversando un momento molto difficile, vero? Lei è un Suo eroe, non può cambiare di punto in bianco e mettersi a fare film deprimenti di sinistra! Lei, diciamolo, esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena del Nostro Presidente e di Forza Italia. Lui, in questo momento  di declino, ha bisogno di Checco Zalone, non di Luca Pasquale Medici. GlieLo deve per tutto il bene che le ha fatto.
Checco Zalone: Non vorrei sembrare un ingrato ma, con tutto il rispetto, siamo già avanti col progetto e…
L’onorevole: La produttrice è d’accordo con me.
Gennaro Nunziante: Ma d’accordo su cosa, scusi? Se non vuole produrre più il film, ci rivolgeremo ad altri. Abbiamo la fila alla porta.
L’onorevole: Lei stia zitto, parassita! Mi sono permesso di scrivere io una bella sceneggiatura al posto di quella merda americana. Una sceneggiatura che ricordi a tutti gli italiani che essere cialtroni, ignoranti e consumisti è bello. Che Checco è bello. Che Checco siamo noi. Che Checco è l’Italia. Forza Italia!
Checco Zalone: Sì… No, mi scusi onorevole, ma anch’io non sono d’accordo. E’ venuto il momento di dare una svolta alla mia carriera.
L’onorevole: Pensateci bene. Se adesso non accettate questa sceneggiatura, Lui si dispiacerà. Dovrò portargli subito la cattiva notizia (a Lui piace riceverle subito). Se rifiutate, sarà una vergogna che ricadrà per sempre su di voi e sui vostri figli. E cerchi di capire bene la parola ‘vergogna’!
Checco Zalone: (cupo): Ho capito, Onorevole, ho capito. E’ una proposta che non posso rifiutare. Faccia vedere questa sceneggiatura…
L’onorevole: E’ solo un canovaccio, ma sono sicuro che poi lei lo riempirà di quelle belle battute cattive ma in fondo bonarie che tanto piacciono ai giovani. Ci ho messo pure un bambino. Lo sapeva che i film con i bambini guadagnano di media un 30% in più di quelli senza?
Checco Zalone: No, il bambino no, la prego!
L’onorevole: Preferisce un bel Down? 35% in più.
Checco Zalone: Vada per il bambino…

Nota: abbiamo  trascritto qui le pagine scritte in trance dall'alienato che si fa chiamare Critico. Il poveretto, sottoposto a lungo e in tenera età a numerosi cicli di cineforum, ha smarrito il senso della realtà ed è preda di fantasiosi deliri. Nondimeno crediamo, come Shakespeare, che il folle, talvolta, possegga verità che la ragione non coglie.

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