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La realtà prima di tutto: video-intervista esclusiva a Wang Bing

Abbiamo incontrato in esclusiva Wang Bing alla Mostra del Cinema di Venezia 2013 per capire meglio come ha realizzato il suo ultimo documentario 'Til Madness Do Us Part e più in generale il suo cinema


Wang Bing fuma molto, ma non per nervosismo. Anzi appare tranquillo, sereno, ben disposto a rispondere alle nostre domande sia in merito al film presentato a Venezia quest'anno che al suo cinema. E' sintetico e preciso nelle risposte, tranne che in un'occasione. Al termine del colloquio gli abbiamo chiesto come mai, secondo lui, 'Til Madness Do Us Part sia stato inserito Fuori Concorso. Come mai un film così potente non è in Concorso, considerando anche che Wang Bing ha sfiorato la vittoria nel 2010 con The Ditch e l'anno scorso ha trionfato nella sezione Orizzonti, sempre alla Mostra, con Three Sister? Il regista ha risposto lungamente a questo interrogativo, sottolineando che le competizioni e le selezioni gli interessano relativamente. Lui pensa e crea i suoi documentari per la necessità di raccontare un pezzo di vita della Cina distante dalla visione nota.
Le nostre domande, infatti, vogliono proprio mettere in luce, innanzitutto, in che modo il regista è riuscito a proporre la rappresentazione della realtà in 'Til Madness Do Us Part. Partiamo dalla sua esperienza nel manicomio. Il regista ha affermato che ha passato quattro mesi al suo interno prima di girare, per comprendere le vite, i sentimenti e cosa governa le azioni dei detenuti. Successivamente ha cominciato le riprese direttamente condotte da lui e dal direttore della fotografia, Liu Xianhui. Abbiamo anche discusso delle scelte stilistiche utilizzate e del perché del loro impiego, senza dimenticare le prossime sfide cinematografiche che attendono Wang Bing. Innanzitutto il regista ha spiegato che desidera girare il suo prossimo lavoro a Shanghai e che questo, come 'Til Madness Do Us Part, vuole promuoverlo in molti festival nel mondo per portare agli occhi di tutti le necessità che muovono il suo lavoro.
Non rimane, quindi, che ascoltare le parole dello stesso Wang Bing nella video-intervista che vi proponiamo di seguito.

 

 

 

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