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Far East Film Festival 2017: incontro con Aya Ueto per Hirugao

Copyright 2017 Alice BL Durigatto / FEFF 19Abbiamo incontrato a Udine la popolare attrice e cantante giapponese in occasione dell’anteprima mondiale di Hirugao - Love Affairs in the Afternoon, il film di Hiroshi Nishitani che la vede protagonista, al fianco di Takumi Saito, nel ruolo di una donna alla prese con un amore travagliato

Il momento più glamour della 19esima edizione del Far East Film Festival è segnato da un'anteprima mondiale che porta a Udine l'idol Aya Ueto, protagonista con Takumi Saito di Hirugao - Love Affairs in the Afternoon. Il battesimo del film diretto da Hiroshi Nishitani, che riprende i personaggi di una serie televisiva del 2014, fa arrivare in Italia una folta delegazione giapponese. Tutti gli occhi sono su di lei, attrice e cantante classe 1985. È la star di questa edizione del festival. Anche se la sua carriera, partita una quindicina di anni fa con il successo di Azumi dopo alcuni ruoli di non molta importanza, è fatta soprattutto di dorama (i serial giapponesi) oltre che di dischi e pubblicità. Da qui la grande popolarità in patria, certo meno quella all'estero. Tanto che quando una giornalista giapponese le chiede se grazie a Thermae Romae (uscito anche in Italia) ha avvertito di essere diventata famosa anche qua, al suo arrivo dal Giappone, lei risponde: "Assolutamente no. Nessuno mi ha riconosciuto all'aeroporto o in giro in città. Spero che un giorno qualcuno gridi il mio nome per strada".
Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine non mancano comunque cacciatori di autografi e selfie. Prima però c'è da sbrigare l'impegno con la stampa. Una ripassata di lucidalabbra sulle scale e via davanti alle telecamere pronte a registrare l'incontro. Ritardo sul programma, come tutte le star. Ma solo pochi minuti. Si parla di giapponesi dopotutto. Insieme ad Aya Ueto ci sono anche Takumi Saito e Hiroshi Nishitani, ma l'attenzione è quasi di tutta su di lei.
L'incontro precede stranamente la proiezione e le domande non possono scendere sui particolari del film. Dove l'attrice interpreta Sawa, una donna che a causa della relazione con un uomo sposato ha dovuto divorziare e ha perso famiglia, amici e lavoro. Si trasferisce quindi in una nuova città per cercare di ricostruirsi una vita, ma il destino le fa incontrare di nuovo il suo amante e tra i due scoppia ancora la passione.
Un film di stampo doramico, costruito tutto su Aya Ueto che racconta di aver avuto paura prima di accettare la parte perché si sente "poco portata per le scene d'amore". Una in particolare presente nel film – che uscirà a giugno in Giappone dopo questa anteprima assoluta al Far East. Tappa importante per la carriera dell'attrice che si è avvicinata al mondo dello spettacolo con un concorso di bellezza. Quando aveva solo 12 anni. "Il mio sogno era in realtà insegnare in una scuola materna, mi sono ritrovata a fare quel concorso per caso. Dopo aver letto un volantino. Ero contenta del premio perché potevo aiutare la mia famiglia".
La vita di Aya Ueto cambia in quel momento. Viene scelta per degli spot e comincia presto anche l'avventura come cantante: "Lo dico solo qui che sono in Italia, ma la verità è che non mi piace tanto cantare, detesto esibirmi", confessa la star giapponese che rivela di ammirare come cantante Justin Bieber. Meglio il lavoro di attrice, magari pensando anche ai grandi film italiani. Cita in particolare, facendo riferimento al nostro cinema, I girasoli di Vittorio De Sica con protagonisti Sophia Loren e Marcello Mastroianni.
Al termine dell'incontro subito in sala per la proiezione del film. Aya Ueto sale sul palco. Vestito bianco, elegante, scarpe color argento con un tacco non troppo impegnativo a slanciarla un po'. Non è molto alta l'attrice e dal vivo sembra ancor più magra rispetto allo schermo. In quel fisico minuto sembra racchiudere però anche grande determinazione. La si può vedere nei suoi occhi che esprimono la gioia di essere lì a presentare un film al quale sembra tenere davvero molto. Gioia da condividere con il pubblico. Che lei saluta in italiano: "Sono felice di essere qui".

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Fabio Canessa

Viaggio continuamente nel tempo e nello spazio per placare un'irresistibile sete di film.  Con la voglia di raccontare qualche tappa di questo dolce naufragar nel mare della settima arte.

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