Dead Souls - Recensione |
Con Dead Souls Wang Bing torna al documentario monumentale e al periodo storico, quasi cancellato, dei campi di rieducazione della Campagna anti-destra dei tardi Anni '50: il film è un sentito e prezioso documento storico che fa luce e rende dignità alle numerose vittime
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Mrs. Fang - Recensione |
Dopo quindici anni di carriera, un grande festival decreta il successo di Wang Bing: Mrs. Fang, Pardo d'Oro a Locarno, è lavoro che accanto al racconto della morte mostra la sua forte impronta umanistica nella descrizione della Cina che ha perso il treno del benessere
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Ku Qian (Bitter Money) - Recensione (Venezia 73 - Orizzonti) |
Dopo aver raccontato il declino di una civiltà e di un mondo intero, quello della Cina comunista, Wang Bing descrive ora, con la consueta bravura e incisività, il nuovo mondo che la bramosia per il denaro ha creato
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Ta'ang - Recensione |
Al seguito dei Ta'ang che fuggono dalla guerra in Birmania, Wang Bing ritrae con la sua macchina da presa la realtà dei profughi libera da qualsiasi orpello
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Father and Sons - Recensione |
Abbozzo di storia raccontata secondo i rigidi dettami ideologici del regista, Father and Sons, pur nella sua conclamata incompiutezza, lascia trasparire la straordinaria poetica cinematografica di Wang Bing
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'Til Madness Do Us Part - Recensione (Venezia 70 - Fuori Concorso) |
Wang Bing approda alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia con la sua forte e incessante voglia di comunicare la realtà. Dopo Three Sisters, il suo luogo d'indagine è un manicomio, i suoi abitanti e ciò che li tiene insieme
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Three Sisters (Venezia 69 - Orizzonti) |
Dopo The Ditch, Wang Bing torna al documentario per raccontarci un’altra storia vera e toccante, un'altra faccia della Cina, quella rurale stavolta, che è riflessa nei volti di tre sorelle che vivono la dura (r)esistenza quotidiana dei contadini dello Yunnan
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Intervista a Wang Bing |
Intervista a Wang Bing, documentarista cinese tra i cineasti più originali del nuovo millennio, vincitore del Premio Orizzonti per il Miglior Film all'appena conclusa 69a Mostra di Venezia. Quattro chiacchiere in libertà sul suo ultimo film e sul suo modo di approcciarsi al cinema
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Wang Bing e il cinema verità |
Ritratto del regista Wang Bing, uno tra i più importanti esponenti della cinematografia cinese che presenta alla 69° Mostra del Cinema di Venezia il suo attesissimo Three Sisters
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Crude Oil |
A 3900 metri di altitudine un manipolo di uomini vive in simbiosi con trivelle e pozzi di estrazione: il mastodontico lavoro di Wang Bing posa il suo occhio su ambienti claustrofobici come un Grande Fratello d'autore
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Man with no Name |
Documentario dai toni intimisti per Wang Bing, che racconta con la consueta forza delle immagini la storia dell'uomo senza nome
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Coal Money |
Breve racconto per immagini delle vite che orbitano intorno al mercato del carbone. Pure senza l'epicità di West of the Tracks, Wang Bing disegna un mondo che sembra sopravvivere nell'ombra
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The Ditch |
Primo, e sinora unico, sconfinamento di Wang Bing nel cinema di finzione, The Ditch è un ritratto doloroso, asciutto e feroce, della condizione umana ai tempi della disumanizzazione storica e politica e sociale delle purghe maoiste
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Il Distretto di Tiexi |
Un monumento cinematografico a un secolo, quello delle macchine, delle fabbriche, degli operai, che non c'è più, e un documentario che è probabilmente tra le operazioni cinematografiche più rivoluzionarie del secolo attuale
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Fengming, a Chinese Memoir |
Mezzo secolo di storia personale (e di una intera nazione) raccontato con la semplicità di una telecamera fissa, nel quale scorre il tumulto di emozioni e di drammi, di dolore e di disillusione, una storia che contiene l'epica semplicità della vita vissuta in ogni suo minimo anfratto: Wang Bing dopo il monumentale West of the Tracks racconta nuovamente una Cina che si avvia all'oblio
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