Spike Lee: Il mio Oldboy non è un remake
- Scritto da Guido Muzi
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A lui dobbiamo svariate opere di assoluto rilievo tutte diversissime tra loro. Lee ha infatti sfornato film mainstream, documentari, film indie e d’autore, mantenendo sempre un tasso qualitativo alto.
Recentemente il director afroamericano ha rilasciato delle dichiarazioni, riferite al suo ultimo film Oldboy, che hanno fatto piuttosto discutere. S.L. ha infatti invitato i giornalisti a non definire il film un remake. La pellicola in questione è tratta da un manga giapponese ed aveva già goduto di un adattamento cinematografico, omonimo, ad opera di Park Chan-wook (non uno qualsiasi insomma).
L’autore di Inside Man ha cercato di spiegare ai colleghi come si tratti di una 'reinterpretazione' del materiale originale. “Molte persone hanno cantato My Funny Valentine ma quando la suona Miles Davis è diverso”. Il concetto è chiarissimo: c’è un opera di partenza, il manga di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya, da cui sono stati tratti due film autonomi l’uno dall’altro. Noi potremmo anche essere d’accordo con lui (anche perché altrimenti dovremmo considerare un remake anche tutte le versioni di Amleto nate dopo la primissima messa in scena nella Londra del seicento), ma aspettiamo la prova dello schermo prima di emettere un giudizio. Lee, però, ha in questo modo aperto una gara tra i fan delle due pellicole. Qual è la migliore versione cinematografica del violentissimo manga di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya. Cinefili, votate!
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