Recensioni film in sala

Ti trovi qui:HomeCinema e dintorniIn salaUna canzone per Marion - Recensione

Una canzone per Marion - Recensione

Paul Andrew Williams firma regia e sceneggiatura di un polpettone sentimentale all’inglese, che di piacevole ha solamente la bravura dei protagonisti: Terence Stamp e Vanessa Redgrave

Munirsi di fazzoletti è un must se si vuole uscire incolumi dalla sala dopo la visione di Una canzone per Marion, pellicola che arriva dall’Inghilterra: malattia, solitudine, vecchiaia; gli ingredienti per commuovere ci sono davvero tutti. Il regista Paul Andrew Williams si ispira a elementi autobiografici e tenta di far leva sui sentimenti. Di commedia il film ha ben poco, se si esclude qualche battuta dal sapore molto amaro.
Arthur (Terence Stamp) è un pensionato dal carattere rude e scontroso, con una moglie di nome Marion (Vanessa Redgrave) che ha la passione per il canto e anche un brutto male contro il quale non si può più combattere. Attraverso l’amore per la musica di Marion, suo marito si avvicina a un coro di anziani e cerca anche un modo per riavvicinarsi al figlio che per anni ha tenuto lontano a causa della sua apparente durezza.
Stamp e la Redgrave sono due attori di grande spessore che ancora una volta confermano il loro talento in una interpretazione molto intensa. Purtroppo la storia è di per sé molto scontata (sebbene sia basata su fatti reali) e nulla di quel che accade stupisce o rappresenta un colpo di scena. La grave malattia della madre, che per una vita è stata il vero collante della famiglia, costringe padre e figlio che si odiano a trovare un punto di incontro e a riscoprire il loro profondo legame reciproco. L’insegnante del coro, Elisabeth (Gemma Artenton), impersona la figura di riferimento per un gruppo di vecchietti che dovrebbero rappresentare la parte comica del film. In realtà, questa per niente allegra combriccola avrebbe il compito di intrattenere lo spettatore con improbabili siparietti in cui l’uno viene colto da improvviso colpo della strega mentre si esibisce e l’altro ridacchia su battute piuttosto esplicite a sfondo sessuale.

Dedicato a chi ama la commedia sentimentale, senza troppe pretese sull’originalità della storia, ma con un cast di tutto rispetto, che a tratti coinvolge, ma per la maggior parte del tempo annoia e intristisce.

Vai alla scheda del film

 

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.