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Wrong Turn 5 - Bagno di sangue - Recensione

Il quinto capitolo dell'orripilante saga Wrong Turn ha l'unico, incredibile, pregio di far sembrare dei capolavori tutti gli episodi precedenti

Dei ragazzi partono per il Mountain Man Music Festival, sbagliano strada e cadono nella trappola di un assassino psicotico sorprendentemente privo di qualsivoglia deformità: uno contro cinque, non esiste follia omicida a questo mondo che possa impedirgli di essere preso a calci.
Sfortuna vuole che, in quel momento, passasse la Polizia, che - nel dubbio - arresta tutti. Da lì in poi, i tre montanari deformi - diventati una sorta di figli adottivi dello squilibrato malmenato - escono dall'ombra ed iniziano il loro viaggio verso la cella per liberarlo, dilettandosi nel frattempo a lavare col sangue l'asfalto innocente.
Wrong Turn 5 - Bagno di sangue è un horror messo in piedi alla buona, con scenografie di cartone e prove d'attore ignobili. Si maschera da splatter solo per non essere ricoperto di insulti. In sintesi è la sublimazione del concetto di 'film ignorante'.La telecamera nel frattempo stacca ad intervalli regolari sulla penombra della cella in periferia, il padre-padrone continua ad apparire tranquillo ed a sbraitare minacce alcoliche. L'idea è interessante e conferirebbe all'insieme la necessaria base di normalità, senza la quale gli squartamenti perderebbero di mordente, ma il personaggio manca completamente di carisma e contagia, con la sua pessima recitazione, tutti i protagonisti.
I dialoghi sono generici, 'metallici' e preconfezionati, la trama è inesistente, il fuoco che muove i personaggi è nullo, non interessa. Il regista Declan O'Brien abbandona a se stesso lo spettatore e gli fa digerire solo un piatto di quint'ordine, pieno di comportamenti talmente improbabili ed irrealistici da risultare ampiamente prevedibili e noiosi.
Si sta lì ad aspettare di scoprire in quale altro modo originale verranno uccisi uno a uno tutti i ragazzi (un po' infatti ricorda la sciagurata serie, che spero morta, Final Destination): arati, arrostiti, mutilati, presi a martellate sulle caviglie, legati e strappati via, insomma, di violenza gratuita esplicita, sangue, mutilazioni, intestini in bocca (bella scena) e pugnalate agli occhi non è carente, ma non diverte, non fa paura né angoscia.   
Il finale si sarebbe potuto salvare esagerando col politicamente scorretto, c'erano tutte le premesse: fa presagire violenza brutale sulle due esili ma tettute eroine superstiti ed invece si spegne in un trabocchetto alla Joker nei vecchi telefilm di Batman, e in un 'non visto' che, caso più unico che raro, somiglia più ad un happy ending che ad una tragedia immaginabile: se fai film porno devi fare pornografia fino in fondo, non provare negli ultimi due minuti a fare il radical chic bifolco.
Il momento più spaventoso è stato quando ho letto che il regista era lo stesso del precedente, onesto, capitolo, La montagna dei folli: cosa gli è successo? Una brutta malattia al cervello? Noia? Una ripicca contro il produttore?

Di sicuro, se questo film è uno scherzo, non mi ha fatto ridere.
Sconsigliato!

Il film è disponibile in download su iTunes.it.

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