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Cosa avrà voluto fare? I 5 misteri del cinema, da Kubrick ai Wachowski

Non serve rompersi troppo la testa alla ricerca di una spiegazione. Bisogna soltanto osservare e capire se si tratta di una 'casualità' o di una scelta. Quella scena misteriosa, quel finale non scritto, quell'elemento è intenzionale oppure è involontario? Vi proponiamo 5 interrogativi, 5 dubbi contenuti in altrettanti film. A voi le risposte

Il cinema è un grande mistero, soprattutto a livello di immagini. Quante volte abbiamo assistito a finali criptici o a narrazioni che lasciano un po' di perplessità? I registi, si sa, amano giocare con il pubblico. Alcuni di loro nascondo la verità, per poi svelarla in maniera inaspettata. Oppure si dimenticano di completare scene o azioni, lasciando dubbi nello spettatore e giustificandosi con la panacea di tutti i mali: il finale aperto.
Quella scelta è stata voluta o è stata casuale? Non è dato saperlo, anche perché se chiedete al regista vi risponderà con un giro di parole incredibile che nasconde la sua reale non conoscenza della risposta. Dal momento, quindi, che il cinema è da sempre disseminato di questi interrogativi, abbiamo cercato di isolare 5 film in cui il mistero, il dubbio, la perplessità è abbastanza evidente.

5. Matrix dei fratelli Wachowski: il CD del Bianconiglio

Cominciamo con qualcosa di semplice. Questo è un piccolo mistero, nulla di importante ai fini dello sviluppo della storia, né un errore di regia. Il dubbio c'è, però, anche considerando i protagonisti della scena. Il CD che Neo, Keanu Reeves, consegna all'inizio di Matrix alla ragazza con il Bianconiglio tatuato sulla spalla e ai suoi strani amichetti strafatti di droga, cosa potrà mai contenere?

 

 

4. Inception di Christopher Nolan e il mistero della trottola

Dominic Cobb (Leonardo DiCaprio) è tornato dal sogno oppure ne è ancora immerso? Christopher Nolan è un ragazzone furbo e insinua questo dubbio nello spettatore che nell'ultima inquadratura di Inception, mentre Cobb abbraccia i figli, osserva la trottola che gira e gira e gira. Se si ferma, Cobb è nella realtà, se continua a girare è ancora nel sogno. Il film finisce un attimo prima della risposta. Accidenti!

 


3. Le iene di Quentin Tarantino e chi ha ucciso Eddy il Bello?

Questo è un errore. Il grande Quentin ha sbagliato, succede anche ai migliori. Non è gravissimo, ma fa abbastanza riflettere. Anche in questo caso si tratta di una scena finale, quella de Le iene.

Mr. Orange (Tim Roth) è esangue per terra. Joe, Lawrence Tierney, sta spiegando a Mr. White, Harvey Keitel, che Orange è una spia della polizia. Mr. White non ci crede, difende il compagno morente. La discussione si infiamma e si tirano fuori le pistole. Dunque, Joe punta su Mr. Orange, Mr. White su Joe che a sua volta è il bersaglio di Eddy il Bello, Chris Penn. Le pistole sparano. Mr. White spara a Joe che spara a Mr. Orange, ma chi spara a Eddy? Perché cade morto? White non di certo, non ha il tempo, Joe tanto meno in quanto è suo padre. Mr. Orange sta morendo e non ha in mano una pistola. Rimane Mr. Pink, Steve Buscemi, che assiste alla scena, ma sembra non avere nessuna arma in mano. Quindi?

 

Premessa alla posizione 2 e 1.

Le prime due posizioni di questo contest sono i due misteri per eccellenza. Sono i due più grandi dubbi della storia del cinema e forse anche della storia dell'uomo. Scegliere quale tra i due scaturisca più interrogativi è davvero difficile e, mi dispiace, non mi assumo tale responsabilità. Quindi scelgo un salomonico primo posto ex aequo e non abbiatene a male.

1.
Pulp Fiction di Quentin Tarantino e il contenuto della valigetta
2001: odissea nello spazio di Stanley Kubrick e cosa rappresenta il monolite nero

La valigetta luminosa aperta da Vincent Vega, John Travolta, è concettualmente allo stesso livello del monolite che aleggia sopra le scene di quel gran capolavoro di 2001: odissea nello spazio.
Queste due sono idee nate da due menti geniali, Tarantino e Kubrick, che vogliono affascinare il pubblico e ingarbugliare e stimolare la loro mente con ipotesi e interrogativi.

Chi sa la risposta a questi due misteri, la scriva, perché Tarantino, proprio come ha fatto Kubrick in vita, non ci darà mai la risposta.

 

 

 




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