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5 gadget che hanno reso celebre 007

Per celebrare l'arrivo di Spectre ripercorriamo la storia di James Bond attraverso i 5 gadget che gli hanno fatto conquistare i favori del pubblico

Il 5 novembre esce nelle sale di tutto il mondo il 24esimo film della saga dell'agente segreto più affascinante e carismatico che letteratura e cinema abbiano mai creato: James BondSpectre è il titolo della nuova pellicola, diretta da Sam Mendes e con protagonisti oltre a Daniel Craig nei panni di 007, Monica Bellucci, Christoph WaltzRalph Fiennes e Léa Seydoux.
La nuova missione di Bond parte da un messaggio non meglio decifrato proveniente dal passato che lo porta a seguire una traccia da Città del Messico a Roma, per smascherare una minacciosa organizzazione che fa ancora una volta a capo a Spectre. L'agente inglese capisce che l'unica strada possibile per combattere la cospirazione è proteggere Madeleine Swann, figlia di Mr. White. Per compiere ciò si avvale del consueto aiuto di Moneypenny e Q. Intanto M, il direttore della Secret Intelligence Service, continua la sua battaglia contro le pressioni politiche che minacciano l'MI6.

Nell'immaginario collettivo l'agente Bond è ricordato per le sue avventure senza fine, per lo spirito di ricerca, per l'astuzia, per la sua bravura e tenacia nel combattere il nemico. Si può dire che la sua fama deriva anche dal suo formidabile sguardo (glaciale quello di Craig, tagliente e furbo quello di Roger Moore e Sean Connery, beffardo quello di Pierce Brosnan), dall'estetica, dalla sua eleganza, dall'inconfondibile charme di un uomo che non deve chiedere mai. Poi c'è l'Aston Martin, un cimelio iconografico immortale, e infine i suoi sempre-perfetti smoking indossati come fossero una seconda pelle. Bond, però, non sarebbe Bond senza le bellissime donne che l'hanno accompagnato nelle sue missioni: da Ursula Andress a Tania Mallet a Claudine Auger, passando per Jane Seymour, Barbara Bach, fino ad arrivare a Eva Green e Halle Berry, tutte o quasi accomunate da un fisico scultoreo strizzato in costumi o in mini abiti che ha fatto sognare intere generazioni.
Eppure non è solo questo James Bond. Chiunque ricordi le missioni dell'Agente 007 rammenta ciò che ha da sempre reso il suo mito epico, quello scarto che gli permetteva di essere sempre un passo avanti al nemico, quell'elemento che ha sempre affascinato il pubblico. Si tratta delle invenzioni, dei gadget, degli accessori che Q gli ha appositamente creato per lui.

Ecco perché per celebrare l'arrivo di Spectre vi proponiamo un breve riassunto della storia di James Bond attraverso le 5 invenzioni, i 5 gadget che possono per un motivo o per l'altro aver stuzzicato la fantasia, stimolato l'ingegno, conquistato i favori del pubblico e allo stesso tempo aiutato anche il progresso tecnologico. In attesa ovviamente di capire quali armi sensazionali e innovative userà Bond nell'ultimo film.

5. Il vestito da coccodrillo, in Operazione Octopussy - Operazione Piovra di John Glen, 1983

Si parte con un velo di ironia. Un film che mostra subito all'inizio Bond, interpretato da Roger Moore, intento a scappare da Cuba a bordo di un jet 'tascabile', promette nel suo prosieguo molto di buono dal punto di vista tecnologico. Successivamente, infatti, l'agente inglese deve intrufolarsi sull'isola dove la bella Octopussy e il suo stuolo di guerriere sono asserragliate. Per giungervi, utilizza un mezzo geniale: un vestito da coccodrillo. Non si tratta di un particolare tessuto, né di un capo unico indistruttibile, ma di un vero e proprio costume da coccodrillo entro cui si inserisce Bond. Per fortuna il regista John Glen risparmia al pubblico la scena della vestizione, per inquadrare il volto dell'attore, in evidente imbarazzo, che sbuca dalla testa del finto alligatore. Se non è questa un'invenzione geniale!

4. Il telefono nell'Aston Martin, in A 007, dalla Russia con amore di Terence Young, 1963

In A 007, dalla Russia con amore, regia di Terence Young, Bond è sempre in giro, in viaggio sulla sua bellissima Aston Martin. Per tenersi sempre in contatto con lui, l'MI6 gli ha concesso due tecnologie fino a quel momento impensate: un cercapersone e un telefono da viaggio. Si deve tenere in considerazione che in quegli anni questi gadget rappresentarono una vera innovazione e sarebbero apparsi sul mercato solo negli anni Novanta. E' certo che questi piccoli accessori hanno aumentato di molto il fascino di Bond

3. L'orologio Rolex, in Agente 007 - Vivi e lascia morire di Guy Hamilton, 1973

Terzo film diretto da Guy Hamilton e primo per Roger Moore nei panni dell'agente. Moneypenny, la dolce segretaria di M, regala a Bond questo speciale Rolex modello Submariner dotato tra le altre particolarità di un elettromagnete e di una sega rotante con cui il caro Agente riesce a scappare da un gruppo di squali inferociti. Avvisiamo tutti che la Rolex ha posto in vendita il modello, senza ovviamente i gadget aggiuntivi. Precisiamo inoltre che il prezzo non è proprio 'popolare'. 

 2. Il telefono cellulare Ericsson, ne Il domani non muore mai di Roger Spottiswoode, 1997.

Abbiamo già notato come già negli anni Sessanta Bond sia stato un precursore con il telefono in macchina. In questo film siamo alla fine degli anni Novanta e i telefoni cellulari erano consolidati nella cultura di massa: non però quello che ha in dotazione Pierce Brosnan. Il modello è il R380 della fu Ericsson, che dopo qualche mese dall'uscita del film debuttò nel mercato mondiale privo però di alcune funzionalità come la carica da 20 Volt in grado di stordire, l'apri serratura elettrico, lo scanner di impronte digitali e il remote controller per una BMW. 

1. Il Rocket Pack, in Agente 007, Thunderball - Operazione tuono di Terence Young, 1965

E' una delle invenzioni più avveniristiche e futuribili mai pensate. La letteratura di fantascienza da sempre fantastica a riguardo di uno zainetto a propulsione con cui poter volare. Questo gadget fu utilizzato durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, oltre che dal divino Michael Jackson il quale era solito volare via con il suo jetpack in spalla al termine di ogni spettacolo del suo Dangerous World Tour (anche se poi si scoprì che si si trattava di una controfigura). Prima di tutti, prima di qualsiasi fantasia, prima di ogni pensiero, il primo a servirsi di un rocket pack per sfuggire dai nemici è stato James Bond, un impeccabile Sean Connery, in Thunderball, regia di Terence Young.   

 

Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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