Extra cinema: speciali, interviste, approfondimenti e rubriche

Ti trovi qui:HomeCinema e dintorniExtra cinemaAllacciate le cinture: intervista a Ferzan Ozpetek e al cast

Allacciate le cinture: intervista a Ferzan Ozpetek e al cast

"C’è un momento nell’arco della vita di tutti in cui arriva una turbolenza": incontro con Ferzan Ozpetek e il cast del suo nuovo film, Allacciate le cinture, nelle sale dal 6 marzo 2014

Un film sull’amore, sull’amicizia, sul tempo che passa”: così Ferzan Ozpetek ha definito il suo ultimo lavoro, Allacciate le cinture, in occasione della proiezione in anteprima per la stampa a Roma. Il regista italo-turco racconta sentimenti forti, solidarietà, condivisione di gioie e dolori, in una pellicola che commuove e fa sorridere allo stesso tempo. Ozpetek, insieme agli interpreti tra cui Kasia Smutniak, Francesco Arca, Carolina Crescentini, Filippo Scicchitano, Elena Sofia Ricci e a tutto il ricco cast del film, ha risposto alle nostre curiosità sul suo lavoro, in uscita il 6 marzo.

Perché il titolo Allacciate le cinture?
Ferzan Ozpetek: C’è un momento nell’arco della vita di tutti in cui arriva una turbolenza, che ci costringe ad allacciare le cinture. Ho deciso di parlare delle emozioni forti di ognuno di noi, piuttosto che di una storia in particolare.

La malattia ha una parte preponderante nella storia. Ce ne parli?
F.O.: Questo non è un film che racconta la malattia, si tratta solo di uno degli argomenti di cui ho voluto parlare, ma non rappresenta il tema centrale. Protagonista è l’amore, che va oltre ogni cosa.

Come è nata l’idea?
F.O.: Una sera di sei anni fa organizzai una cena per una mia amica che stava poco bene. Quella volta mi raccontò di come, nonostante la malattia avanzasse in maniera molto aggressiva, la passione tra lei e il marito non si fosse mai spenta. In quel momento pensai che dovevo raccontare una storia d’amore forte come la loro.

Kasia Smutniak, com’è stato l’incontro con il tuo personaggio, la protagonista?
Kasia Smutniak: Non ci ho dovuto lavorare molto: Elena in fondo mi somiglia. L’idea di lavorare con Ferzan era nata già due anni prima dell’inizio delle riprese del film e ne sono felice. Tra noi è nato un bel rapporto, basato sulla totale fiducia. Tornerei a girare con lui anche oggi.

Elena Sofia Ricci e Carla Signoris, interpretate rispettivamente la madre di Elena e la ‘zia’ della protagonista. Ci raccontate qualcosa del set?
Carla Signoris: Si respirava un’atmosfera meravigliosa, in cui tutti provavamo davvero i sentimenti dei personaggi che interpretiamo. Questo è un film in cui il pubblico può tirare fuori le proprie emozioni e i nostri personaggi aiutano a superare il dolore, perché si piange e si ride nello stesso momento.

Elena Sofia Ricci: Ferzan è un regista straordinario, che ascolta e tiene in gran considerazione ciò che viene dagli attori, realizzando un film insieme a loro. Mi sento fortunata a lavorare nuovamente con lui dopo Mine vaganti: avrei accettato di tornare sul suo set anche se mi avesse proposto di portare i caffè!

Vai alla scheda del film

 

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.