I politi? "Sembrano dei ricercati". E' la battuta pronunciata da Roberto Herlitzka davanti a Toni Servillo (entrambi interpretano due senatori del centro-destra) in una scena di sconcertante ilarità di Bella addormentata di Marco Bellocchio.
Personale lettura del berlusconismo, Loro di Paolo Sorrentino è opera che rimanda per alcuni aspetti a La grande bellezza, per altri si dibatte tra il ritratto del Berlusconi privato e quello pubblico, risultando però convincente solo a sprazzi
Dal romanzo allo schermo, Roberto Andò imbastisce, con un più che convincente Toni Servillo, un ottimo film italiano, che parla di leggerezza e di quella magica pazzia che fa dell'idealismo un concetto ossimorico, quello di un utopico applicabile alla realtà
Paolo Sorrentino firma l'opera più personale (e forse la migliore) della sua carriera in cui intreccia tutti gli elementi che l'hanno formato: la famiglia, Napoli e Maradona. Non è un film biografico, ma un film intimo, intriso di bellezza che, nell'ambito della 78esima Mostra del Cinema di Venezia, ha valso al regista il Leone d’argento - Gran Premio della Giuria e all’attore protagonista Filippo Scotti il Premio Marcello Mastroianni
Il regista Roberto Andò e gli interpreti Toni Servillo e Valerio Mastandrea ci presentano Viva la libertà. Un film politico che però parla di cultura, in cui Servillo è impegnato in un doppio ruolo da gemello
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I politi? "Sembrano dei ricercati". E' la battuta pronunciata da Roberto Herlitzka davanti a Toni Servillo (entrambi interpretano due senatori del centro-destra) in una scena di sconcertante ilarità di Bella addormentata di Marco Bellocchio.
Personale lettura del berlusconismo, Loro di Paolo Sorrentino è opera che rimanda per alcuni aspetti a La grande bellezza, per altri si dibatte tra il ritratto del Berlusconi privato e quello pubblico, risultando però convincente solo a sprazzi
La dolce vita contemporanea, raccontata con non meno spregiudicata verità, da un Paolo Sorrentino capace di prendere a cazzotti lo stomaco e la mente
Dal romanzo allo schermo, Roberto Andò imbastisce, con un più che convincente Toni Servillo, un ottimo film italiano, che parla di leggerezza e di quella magica pazzia che fa dell'idealismo un concetto ossimorico, quello di un utopico applicabile alla realtà
Paolo Sorrentino firma l'opera più personale (e forse la migliore) della sua carriera in cui intreccia tutti gli elementi che l'hanno formato: la famiglia, Napoli e Maradona. Non è un film biografico, ma un film intimo, intriso di bellezza che, nell'ambito della 78esima Mostra del Cinema di Venezia, ha valso al regista il Leone d’argento - Gran Premio della Giuria e all’attore protagonista Filippo Scotti il Premio Marcello Mastroianni
Il regista Roberto Andò e gli interpreti Toni Servillo e Valerio Mastandrea ci presentano Viva la libertà. Un film politico che però parla di cultura, in cui Servillo è impegnato in un doppio ruolo da gemello