Kyoshi Sugita pone al centro del suo sguardo la reciproca sussistenza umana attraverso il racconto di tre vite alla ricerca di un conforto causato dalle ferite nell'animo
Presentata nel concorso delle Giornate degli Autori alla 80a Mostra del Cinema di Venezia, questa opera filmica ci ha incuriosito per la sua intensità emotiva. Sullo schermo si osservano tre vite unirsi alla ricerca di un conforto reciproco causato dalle ferite nell’animo e nelle pieghe della trama risuona un interrogativo: quanto è necessario soccorrere una persona?
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Presentata nel concorso delle Giornate degli Autori alla 80a Mostra del Cinema di Venezia, questa opera filmica ci ha incuriosito per la sua intensità emotiva. Sullo schermo si osservano tre vite unirsi alla ricerca di un conforto reciproco causato dalle ferite nell’animo e nelle pieghe della trama risuona un interrogativo: quanto è necessario soccorrere una persona?