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Al Lido di Venezia impazza il toto-leone. A poche ore dalla conclusione della rassegna non c'è persona che non si ponga il fatidico quesito: chi vincerà il Leone d'oro della 69esima Mostra del Cinema? Bella domanda! Quasi impossibile prevedere cosa deciderà la giuria presieduta da Michael Mann, troppo eterogenea per poter intuire le potenziali scelte. Al di là di qualsiasi valutazione di merito che rimanderemo a dopo la premiazione, ci sono però alcuni candidati che, se teniamo in conto gli umori del pubblico e della critica di stanza al Lido, possono ambire più di altri a un premio. Vediamo quali.

Ruggiti da leoni. In testa alla lista per un riconoscimento importante ci sono: il magniloquente The Master di Paul Thomas Anderson, il poetico Pieta di Kim Ki-duk e il nostalgico Après Mai di Olivier Assayas, i tre film che hanno entusiasmato di più la critica. Ci sono poi gli outsider, come Brillante Mendoza con il toccante Thy Womb e Harmony Korine con il provocante Spring Breakers. E gli italiani? L'unico che può seriamente aspirare a un riconoscimento è Bella addormentata di Marco Bellocchio. Non è da escludere un premio a To the Wonder di Terrence Malick, film che ha profondamente divisa la critica ma che potrebbe vincere a mani basse il riconoscimento per la miglior regia per le sue indubbie qualità stilistiche.

Coppe Volpi. Sul fronte attori la gara è apertissima. In un'edizione della Mostra povera di personaggi femminili degni di nota (pochi i film che si sono confrontati con l'universo femmineo) sono solo in tre ad avere buone possibilità di portare a casa la Coppa Volpi come miglior attrice: Nora Aunor, indomita protagonista del film di Mendoza; Cho Min-soo, veterana della recitazione scoperta dai più nell'intenso Pieta; Svetlana Manresheva, moglie tradita in Betrayal di Kirill Serebrennikov. In pole position tra gli interpreti maschili: Toni Servillo in crisi di coscienza in Bella addormentata, Joaquin Phoenix per la sua tormentata interpretazione in The Master e Kad Merad, celebrità per caso in Superstar di Xavier Giannoli.

Grazie per aver partecipato. Chi invece sembra non avere nessuna speranza di vittoria sono il convenzionale At Any Price di Rama Bahrani, il visionario ma incomprensibile La cinquième saison di Peter Brosens e Jessica Woodworth, l'inconsistente Un giorno speciale di Francesca Comencini, uno dei punti più bassi della selezione, il poco brillante (ma non per noi) yazuka-movie Outrage Beyond di Takeshi Kitano.

Nella giornata di domani vi terremo aggiornati costantemente sugli sviluppi del palmares con indiscrezioni e avvistamenti di 'smocking sospetti' in giro per il Lido. A partire dalle 19 diretta via Twitter e Facebook della premiazione. Restate sintonizzati!

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