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Venezia torna a ruggire

Una immagine del simbolo della Mostra del CinemaLa Mostra del Cinema è alle porte: moltissimi i cambiamenti, a cominciare dal nuovo assetto della politica Alberto Barbera in successione all'eredità mulleriana. Ma soprattutto: LinkinMovies.it è in grado di fornirvi tantissimi titoli di pellicole, alcune delle quali date per certe nella prossima edizione: leggere per scoprire!

Mancano pochi giorni alla presentazione della 69esima edizione della Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica di Venezia (dal 29 agosto all'8 settembre 2012), fiore all'occhiello del nostro patrimonio artistico culturale e fresco d'abbandono dell'ultimo direttore Marco Muller in favore di Alberto Barbera con il suo ‘Nuovo Regolamento’ che vedrà uno snellimento consistente delle pellicole in concorso (un massimo di 20 titoli in prima mondiale per il Concorso Venezia 69, e un massimo di 11 titoli per la sezione Fuori concorso). In attesa del 26 luglio, giorno in cui verrà presentato il programma della rassegna, grazie ad indiscrezioni e rumors raccolte nell'ambiente, siamo in grado di fornirvi in anteprima assoluta quali sono i titoli delle pellicole più quotate per Venezia 2012.

Una immagine di Passion di Brian De PalmaCon un piede a Venezia. Sembra praticamente certa la partecipazione degli orientali Kim Ki-Duk con Pieta, con protagonista un usuraio che si ricongiunge a sua madre, e del colosso Takeshi Kitano con Outrage: Beyond. Certi sembrano anche Manoel De Oliveira con Gebo e l'ombra, Rama Burshstein con Fill the Void, Sion Sono con Land of Hope e Johnnie To con Blind Detective. Di particolare interesse anche la partecipazione di François Ozon con Dans la maison, storia di un professore e uno studente con un rapporto turbolento, Oliver Assayas con Something In the Air, non un novellino del festival, Joe Wright con Anna Karenina, Derek Cianfrance con The Place Beyond The Pines e, per finire, l'italiano Paolo Franchi con E la chiamano Estate (un esperimento tra pellicola e immagini digitali) insieme all'immenso Brian De Palma con Passion, un thriller a tinte erotiche con Noomi Rapace e Rachel McAdams, remake di Crime d'Amour di Alain Corneau.

Gli incerti. Più rumors che sicurezze, ma tra i tanti sono trapelati i nomi di Wong Kar Wai, che ha da poco finito le riprese di The Grandmasters e proprio la ristretta tempistica potrebbe portarlo a slittare la presentazione del film a Berlino piuttosto che a Venezia. Si parla anche di Under the Skin di Jonathan Glazer, con una Scarlett Johansson versione dark. Probabile anche la partecipazione di Ben Affleck in versione registica con Argo, che dalle indiscrezioni sembra essere molto in linea con il nuovo corso della Mostra targata Barbera. Incerti – ma probabili – anche Blood Ties di James Gray, Only God Forgives di Nicholas Winding Refn e La bella addormentata di Marco Bellocchio, che tratta il tema scottante dell'eutanasia riprendendo le mosse dal caso Englaro, di sicuro impatto.

Il direttore Alberto BarberaLa sorpresa. Ma la vera grande sorpresa potrebbe essere un nome monolitico, granitico, quantomai imponente: Terrence Malick con To the Wonder. Nulla è certo sulla partecipazione di Malick, che potrà vedersi partecipe solo se riuscirà a completare il montaggio della pellicola, sperando di non ricalcare la lunga tempistica di The Tree of Life che aveva portato il regista a presentare il film a Cannes dopo anni di attesa.

Titoli vari e assolutamente validi, che dovranno sgomitare per trovare posto nella nuova edizione della Mostra del Cinema di Venezia, con all'attivo il 'Nuovo Regolamento' imposto da Barbera. Il radicale dimagrimento delle pellicole e delle selezioni lascia ampio spazio ad una kermesse che pare puntare soprattutto sul mercato e sulla ricerca di esso. Rimangono ancora poco chiare, infatti, le intenzioni delle sezioni Biennale College e Light Market. Il Biennale College ha come obiettivo quello di affiancare alla Mostra del Cinema un laboratorio di alta formazione aperto ai giovani filmmakers di tutto il mondo per la produzione di film a basso costo, mentre il Light Market avrà lo scopo principale di attirare i professionisti da tutto il mondo, fornendo loro delle strutture e un’organizzazione che consenta di realizzare un giro d’affari tale da giustificare il loro investimento per venire a Venezia.

Il red carpet della Mostra del Cinema di VeneziaCosa diventerà dunque Venezia? Un luogo nel quale la durissima selezione delle pellicole lascerà spazio ad un livello qualitativo eccezionale, oppure un'occasione per 'vendere' baracca e burattini pieni di buone intenzioni ai primi acquirenti? Vedremo… Intanto Barbera cala l'asso con la scelta di pregio di Michael Mann come Presidente di Giuria.
La prospettiva della kermesse, seppur allettante, contiene molte incognite: la (presunta?) rivalità tra Barbera e Muller (ora direttore del Festival Internazionale del Film di Roma), sfacciatamente in 'sfida' al fine di mettere in ombra l'altro (per non parlare del 'terzo incomodo' Torino Film Festival, il cui direttore Gianni Amelio ha già rilasciato dichiarazioni non certo pacifiche nei confronti di Muller e di come Roma ostacolerebbe la visibilità di Torino), potrebbe portare molti cineasti a preferire quest'ultimo, capitano delle precedenti edizioni della Mostra, seguendolo nella nuova avventura del Festival Internazionale del Film di Roma 2012 (che si svolgerà a novembre), grazie anche alla tempistica di preparazione meno imminente rispetto a quella veneziana, che però ha dalla sua il blasone.
Non ci resta che aspettare e sperare che, come dovrebbe, sia la settima arte a muovere le intenzioni di ‘chi sta sopra’.

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