Extra festival ed eventi: speciali, interviste e approfondimenti

Ti trovi qui:HomeFestival ed eventiExtra festivalGiornate degli Autori 2019: la ricchezza del cinema

Giornate degli Autori 2019: la ricchezza del cinema

ANAC e 100Autori promuovono anche quest'anno le Giornate degli Autori, sezione autonoma della Mostra del Cinema che dimostra le idee del cinema di oggi e le riflessione dei suoi giovani autori in un programma di anno in anno qualitativamente sempre migliore.

Si può serenamente affermare che nel programma della Mostra del Cinema le Giornate degli Autori non sono solo una sezione automa e parallela, ma un vero e proprio festival nel festival. Ciò trova giustificazione nel programma sempre più ricco, nei film ricercati con una rinnovata ricerca tra gli autori emergenti e i nomi più consolidati, nelle attività extracinematografiche alla Villa degli Autori, sempre più fitte e appassionanti; e poi ancora nelle collaborazioni, nelle iniziative, nei progetti, tanto che gli undici giorni di Mostra del Cinema non bastano. Anche quest'anno, infatti, le attività delle Giornate inizieranno prima della kermesse de La Biennale con la quinta edizione di Laguna Sud, che presenterà un omaggio al cinema italiano scelto dalle Giornate, un laboratorio di corti aperto alla cittadinanza e il nuovo concorso internazionale Lagune. La coda delle Giornate si svolgerà poi a Milano, Roma e Palermo con la ripresa della selezione. Insomma un programma fitto all'insegna del cinema.

Le coordinate, le parole d'ordine e le certezze. Durante la conferenza stampa di presentazione il nuovo presidente delle Giornate, Andrea Purgatori, e lo storico delegato generale, Giorgio Gosetti, hanno ribadito le parole chiave di questa sezione. Le Giornate, come afferma il presidente, si configurano per uno sguardo, un coraggio, una continua e perenne curiosità nell'ottica continua della promozione del cinema indipendente italiano e internazionale in grado di sperimentare nuovi linguaggi anche nel documentario e nel film d'animazione. Gosetti conferma queste parole e ribadisce la voce indistinta, spregiudicata e anche un po' pop del concorso e la vocazione autoriale e sbarazzina della selezione che esplora la creatività più libera e indipendente. Nello specifico della selezione di quest'anno il minimo comune denominatore rintracciabile è individuabile, stando alle parole dei due, nello scontro tra culture che pone in evidenza le fragilità del mondo contemporaneo. Il mezzo di espressione è ovviamente il cinema che ricerca forme innovative di rappresentazione per stimolare lo spettatore nel dialogo aperto tra chi guarda e chi crea.

Il programma. I lungometraggi selezionati per il Concorso della Giornate sono undici e una giuria composta da 28 cinefili di un'età compresa tra i 18 e i 25 anni provenienti da tutti i Paesi dell'Unione europea assegnerà il GdA Director's Award che consiste in € 20.000 da ripartire tra il/la regista e il distributore internazionale del film vincitore. Le discussioni dei giovani saranno moderate quest'anno da Karel Och. Il film d'apertura è Only the Animals di Dominik Moll, un nome decisamente di spicco che filma una storia a incastri in cui il caso domina le vite delle protagoniste, le quali non possono sottrarsi alla sua assurdità. Amjad Abu Alala, autodidatta sudanese ventenne, presenta la sua opera prima You Will Die at 20 che si focalizza su Muzamil e il suo destino segnato, morire a 20 anni. Questa profezia gli permetterà di scoprire la vita attorniato dalla ruvidezza del deserto sudanese. A Bigger World di Fabienne Berthaud è invece una storia a cavallo tra Francia e Mongolia, tra realtà e spiritualità nella perpetua ricerca interiore della protagonista alle prese con un viaggio iniziatico. Lo sguardo di Jayro Bustamante con The Weeping Woman è invece più contemporaneo e si concentra sulla guerra civile del Guatemala e le violenze e il genocidio. Il generale colpevole di tutto questo sta attendendo il giudizio della corte asserragliato nella sua villa. Trionferà la giustizia? Dal Laos per la prima volta alle Giornate e più in generale alla Mostra del Cinema arriva il film di Mattie Do, The Long Walk che racconta di un vecchio solitario che si imbatte in un dimenticato incidente stradale. A fargli da guida in questa ricerca della verità è il fantasma della vittima che lo porterà a contatto con un altro doloroso evento: la scomparsa della madre dell'anziano. Dag Johan Haugerud con Beware of Children racconta la placida borghesia norvegese sconquassata dalla morte di un ragazzino causata da un suo coetaneo, mentre Jan Komasa, tra le voci più originali del cinema polacco, con Corpus Christi si concentra su un equivoco spirituale sorto in una piccola comunità segnata da un'inconfessata tragedia. Arriva alle Giornate anche Igort, fumettista-artista: con 5 è il numero perfetto traccia un piccolo affresco napoletano nell'Italia degli anni Settanta attorno a un'amicizia tradita, ma anche a una seconda opportunità e a una rinascita. Altre due opere prime costellano la selezione delle Giornate. La prima è di Manele Labidi che con Arab Blues descrive il ritorno a casa di Selma Derwish (Golshifteh Farahani, la più famosa attrice araba di oggi) a Tunisi dopo anni di studi e lavoro in Francia. I suoi desideri e le sue volontà dovranno scontrarsi con un Paese diverso da quello che pensava, retrogrado e immobile. Jō Odagiri, attore giapponese che non ha bisogno di molte presentazioni, filma l'altra opera prima. They Say Nothing Stays the Same, con la fotografia del maestro Christopher Doyle, racconta di Toichi che traghetta i suoi paesani da una sponda all'altra del fiume all'ombra del ponte in costruzione che porrà fine al suo lavoro. Un giorno incontra una misteriosa ragazza che non ha né casa, né legge. A completare il concorso Lingua franca di Isabel Sandoval, già messasi in luce al Festival di Locarno con Señorita e certezza del cinema filippino contemporaneo. Un'immigrata filippina è minacciata di espulsione dagli Stati Uniti, ma si innamora di un giovane ragazzo di origine russa che ignora la natura transgender della ragazza. Fuori Concorso le Giornate presentano il film di chiusura: Time of the Untamed di Bartabas che ripercorre la sua opera artistica, le sue coreografie, la sua idea di teatro e arte nel perenne rapporto tra l'uomo e l'animale.

L'altra parte delle Giornate. Come detto però il programma delle Giornate degli Autori non si limita ai film in Concorso. Continua la proposta di due cortometraggi d'autore dedicati all'universo femminile nel Miu Miu Woman's Tales. Il primo è Shako Mako di Hailey Gates; il secondo è Brigiette di Lynne Ramsay. Poi gli Eventi speciali. Mario Sesti ha ripercoso nel documentario Mondo sexy il mondo sexy del cinema erotico ed esotico italiano degli anni Sessanta, mentre Gianfranco Pannone ha compiuto il suo viaggio nella recente storia d'Italia analizzando il rapporto tra potere e popolo, tra mondo militare e gente comune in Scherza con i fanti. Il prigioniero di Federico Olivetti è un corto venato di mistero e ambiguità, mentre una serata speciale sarà dedicata dalle Giornate alla proiezione di House of Cardin di David Ebersole e Todd Hughes, dedicato alla figura di uno dei maggiori creatori di moda del XX secolo, Pierre Cardin. A completare, la proiezione di Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani, tratto dall'omonimo romanzo e bestseller italiano scritto da Stefano Mazzariol e la collaborazione con il Tribeca Film Festival che quest'anno propone Burning cane di Philip Youmas, giovanissimo autore diplomatosi mentre finiva le riprese che ha convinto il pubblico e la critica del festival newyorkese.

Altro cinema. Le Notti Veneziane prevedono altre proiezioni alla Villa degli Autori: La legge degli spazi bianchi di Mauro Caputo, ultimo lavoro ideato da Giorgio Pressburger; il film-documentario Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio di Tomaso Pessina narrato da Toni Servillo; The Great Green Wall di Jared P. Scotto; Cercando Valentina di Giancarlo Soldi; Sufficiente di Maddalena Storniaulo e Antonio Ruocco e Scuole, tendenze, riscoperte, un documentario che analizza il lavoro delle scuole di cinema incentrate sul documentario dalla Sede Sicilia del CSC, alla New York Film Academy.

Di seguito la selezione della 16esima edizione delle Giornate degli Autori.

Concorso

Seules les bêtes - Dominik Moll (Francia/Germania) (film di apertura)
You Will Die At 20 - Amjad Abu Alala (Sudan/Francia/Egitto/Germania/Norvegia)
Un monde plus grand - Fabienne Berthaud (Francia/Belgio)
La Llorona (The Weeping Woman) - Jayro Bustamante (Guatemala/Francia)
The Long Walk - Mattie Do (Laos/Spagna/Singapore)
Beware of Children - Dag Johan Haugerud (Norvegia/Svezia)
5 è il numero perfetto – Igort (Italia/Belgio/Francia)
Corpus Christi [+] - Jan Komasa (Polonia/Francia)
Un Divan a Tunis (Arab Blues) - Manele Labidi (Tunisia/Francia)
They Say Nothing Stays The Same (Aru Sendo No Hanashi) - Jo Odagiri (Giappone)
Lingua Franca - Isabel Sandoval (Stati Uniti/Filippine)

Fuori concorso

Les Chevaux Voyageurs (Time of the Untamed) - Bartabas (Francia) (film di chiusura)

Miu Miu Women’s Tales

Shako Mako - Hailey Gates (Italia/Stati Uniti) (cortometraggio)
Brigitte - Lynne Ramsay (Italia/Regno Unito) (cortometraggio)

Eventi speciali

Mio fratello rincorre i dinosauri [+] - Stefano Cipani (Italia/Spagna)
House of Cardin - P. David Ebersole, Todd Hughes (Stati Uniti)
Il prigioniero - Federico Olivetti (Italia) (cortometraggio)
Scherza con i fanti - Gianfranco Pannone (Italia)
Mondo Sexy - Mario Sesti (Italia)
Burning Cane - Phillip Youmans (Stati Uniti)

Notti veneziane

La legge degli spazi bianchi - Mauro Caputo (Italia)
Emilio Vedova, dalla parte del naufragio - Tomaso Pessina (Italia)
The Great Green Wall - Jared P. Scott (Regno Unito)
Cercando Valentina - Giancarlo Soldi (Italia)
Sufficiente - Maddalena Stornaiuolo, Antonio Ruocco (Italia) (cortometraggio)


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.