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Venezia 74: Live Blog Day 3

Dal Lido di Venezia tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla 74esima Mostra del Cinema: i film, i personaggi, le attese, le feste, gli incontri e la vita quotidiana sull'isola cine-maniaca. Il racconto della terza giornata.

05:30. Un tuono irrompe sonoramente all'interno della nostra casa.

05:45. Un secondo tuono sconquassa il nostro sonno. La pioggia tanto temuta che rende difficoltosa la vita al Lido è arrivata.

08:00. Primo film in programma e inserito nel concorso è il tanto atteso Lean on Pete di Andrew Haigh. Facciamo colazione, entriamo in sala e vi diciamo che ne pensiamo.

11:27. In questa giornata uggiosa e plumbea carica sul mare dell'Adriatico che abbiamo il privilegio di osservare dalle ampie finestre della sala stampa, cresce sempre più l'idea che Haigh abbia svolto un buon compito, un film decoroso e girato con personalità che nella sua mancanza di accenti non cede al patetismo né alla tragedia. Per intenderci il regista inglese merita 3 stelle. Per un giudizio più specifico, vi rimandiamo alla nostra guida dei film. 

13:00. Conferenza stampa di Human Flow di Ai Weiwei. Insieme al regista ci sono i produttori: Heino Deckert, Yap Chin-ChinAndy Cohen e Paolo Del Brocco. L'arista cinese precisa che girare questo film è stata un'esperienza che lo ha immerso in un mondo, quello dell'immigrazione, molto complesso. Nel girare ha dovuto seguire delle lotte costanti interne che lo hanno inserito in un flusso da cui però è dovuto uscirne, per avere uno sguardo migliore del film. Ai Weiwei precisa, inoltre, che il film nasce dal suo smartphone e che poi ha trovato nella sua rotta persone che lo hanno aiutato con mezzi e strumenti a costruirlo. I produttori hanno precisato che in questo percorso sono stati conquistati dalla sua umanità, valore fondamentale per cui il documentario ha avuto una crescita organica, arrivando a coinvolgere 22 Paesi. Tra le annotazioni politico-sociali del film date in risposta dal regista a chi gli domandava effetti e conseguenze dell'immigrazione, Ai Weiwei ha tenuto a precisare una questione più cinematografica. Lui in quanto artista ha voluto iniziare una nuova esperienza artistica nel cinema, perché c'è bisogno di raccontare e comunicare storie come anche di ascoltarle. 

Signori, la pioggia! Tanta tanta tanta tanta tanta e fitta fitta fitta fitta. Secchiate dal cielo senza sosta. A causa di questi infinti scrosci d'acqua abbiamo cenato in condizioni peggiori della famiglia protagonista di Lola di Brillante Mendoza. 

19:45. Siamo davvero scoraggiati. La pioggia e il vento sono così fitti che siamo sequestrati nell'ingresso del palazzo del casinò. Vediamo la Sala Darsena ma è impossibile da raggiungere per vedere Foxtrot di Samuel Maoz.

21.30. Con somma incredulità e molto stupore siamo riusciti a vedere Foxtrot. Nonostante la pioggia abbiamo raggiunto la sala a film già iniziato. Uno di noi si è potuto solo sistemare in quinta fila in mezzo a una sorta di accampamento creato dagli accreditati con impermeabili appoggiati per terra ed ombrelli aperti. Un'esperienza unica!

Per quanto riguarda Foxtrot siamo indecisi. È un film difficile da decifrare perché Maoz usa l'obbligo del servizio di leva in Israele e ciò che comporta nelle vite dei giovani, per spiegare una crisi famigliare. Sembrano un po' appiccicate queste sue storie eppure la circolarità del film spiega tutto.

24.30. Usciti dalla proiezione di Samui Song di Pen-ek Ratanaruang inserito nelle Giornate degli Autori. Anche questo film ci ha lasciato qualche pensiero o forse siamo noi che siamo stanchi. Quindi Buonanotte, a domani! 

 


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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