8.00: Ottavo giorno di Mostra del Cinema di Venezia 2015. Per la truppa LinkinMovies.it la sveglia trilla un po' più tardi in quanto la doppietta di film mattutina prevede due pellicole di media durata: 11 Minut di Jerzy Skolimoski e Heart of a Dog di Laurie Anderson, entrambi film in Concorso.

11.15: La proiezione di 11 Minut è appena terminata. Il film si concentra sugli 11 minuti della vita di alcune persone nella Varsavia di oggi. Tutto ruota attorno a un hotel in cui alloggia un regista che deve fare un provino con una bellissima donna, sposata con un uomo geloso che è preoccupato per quanto possa accadere tra i due. Allo stesso tempo un giovane fattorino deve consegnare l'ultimo pacchetto della giornata all'attico dell'hotel, mentre il padre che vende hot dog lo aspetta fuori dallo stabile. Ancora un addetto alla pulizia esterna del palazzo ritorna sull'impalcatura dopo alcuni attimi trascorsi nella stanza della sua ragazza, la quale successivamente scende a prendere l'autobus insieme a un ragazzo e un signore anziano dedito alla creazione di acquerelli. Mentre questi salgono sul bus, passa un ambulanza con una donna incinta. Tutte queste vicende narrate separatamente si incastrano nella scena finale, la vetta dello stato d'ansia che si sviluppa lungo tutto il film. I giudizi dei vostri redattori sono nettamente diversi. C'è chi lo considera un buon film di genere girato molto bene con un evidente riferimento alla connettività della società moderna, c'è chi al contrario lo considera sicuramente ben girato ma confezionato con poco originalità. La nostra recensione vi saprà proporre un punto di vista più accurato.

12.30: Dopo 70 minuti è terminato Heart of a Dog di Laurie Anderson. E' davvero difficile per chi scrive cercare di proporvi cosa è stato, visto che la pellicola si presenta come un collage di immagini senza davvero alcun senso, se si esclude l'amorevole ritratto della musicista-regista dedicato al suo cane.

14.00: Conferenza stampa di 11 Minut alla presenza del regista Jerzy Skolimowski, dell'attrice Paulina Chapko e dell'attore Wojciech Mecwaldowski. Il cineasta polacco si comporta da vecchio volpone. Gigioneggia, ride, scherza stimolato negativamente dalle domande dei giornalisti, i quali più che interrogarsi sul film, mascherano con un quesito i propri commenti-giudizi sul film. Il regista è spesso in difficoltà nel fornire risposte a domande che non possono definirsi tali. In questa carrellata di opinioni il momento di maggiore pathos arriva quando un giornalista si incanta per 30 secondi in un giochetto verbale che recita così: "Essential Killing - Essential filming", in riferimento al precedente film del polacco e all'essenzialità registica di quello attuale. Skolimowski ride, abbassa lo sguardo e chiede di rivolgere anche domande alle attrici. Aria frizzante in sala stampa.

14.30. E' il momento di Brian De Palma accompagnato dai due registi Noah Baumbach e Jake Paltrow del documentario a lui dedicato. Le domande si concentrano ovviamente sull'esperienza e sulla vita cinematografica del cineasta. A un certo momento un giornalista domanda al regista americano quale sia la scena più amata dei suoi film. L'imbarazzo di De Palma è palese. Altra domanda che lo ha stimolato ironicamente è arrivata da un giornalista che, dopo aver ammesso di non aver visto il documentario, gli chiede se c'è una possibilità che lui possa lavorare per una serie tv. Il maestro dopo un bel respiro afferma che la tv è show, scrivere e dirigere un film è ben altro. 

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