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Venezia 72: Live blog day 4

Dal Lido di Venezia tutti gli aggiornamenti in tempo reale degli inviati di LinkinMovies.it sulla 72esima Mostra del Cinema: ecco il meglio della quarta giornata

7:00. Come già detto nel precedente live blog la nostra sveglia suona presto. Il tempo fuori è coperto, c'è un leggero frescolino e come al solito un umido micidiale qui al Lido nel quarto giorno di Mostra del Cinema 2015. 

8:00: Siamo usciti di casa talmente presto che abbiamo il tempo di sorseggiare con calma il nostro cappuccino al bar, trovando anche il tempo di conversare amabilmente su alcuni abitanti del Lido seduti vicino.

9.00: The Danish Girl di Tom Hopper, in Concorso, ci aspetta alla Darsena. La sala è davvero piena come lo è stata solo per Francofonia.

11.00: Discutiamo sul film. Non ci ha convinto molto: il tema del cambiamento di sesso viene esplorato in maniera un po' superficiale. E' il classico film 'da Oscar': ne (ri)sentiremo parlare. Intanto ipotizziamo la Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Maschile a Eddie Redmayne. La sua recitazione non risultata mai retorica e banale, ma naturale e convincente.

11:15. Facciamo la scoperta della "Sala Amici" collocata al piano mezzano del Palazzo del Casinò. In realtà non c'è nulla se non cartelle stampa e numeri di riviste straniere dedicati alla Mostra. Piccole scoperte quotidiane.

11:30. L'attesa di Piero Messina, in Concorso, ci attende. E' il primo film italiano dei quattro presenti in competizione.

13:00. Che dire de L'attesa? Un film di maniera che si priva di storia e sceneggiatura per dimostrare il talento del regista nel costruire inquadrature e immagini poetiche.

13:30. OK, si mangia!

14:00-15.30. Conferenze stampa di The Danish Girl ed Equals. Tra le domande poste ai vari registi e attori c'è da ricordare quella di Catullo Masello, direttore del ilpareredell'ingegnere.it che assegna la Coppa Volpi per le migliori interpretazioni a Eddie Redmayne e Alicia Vinkader senza addurre troppe motivazioni, se non il suo entusiasmo. Altra domanda da segnalare è stata rivolta al regista Hopper da una giornalista italiana: la donna ha parlato, e cito, del "significato ontologico del cambiare l'immutabile in mutabile" (o una cosa del genere) in riferimento al cambio di sesso del protagonista del film. Nelle cuffie si è sentito l'imbarazzo dell'interprete nel tradurre questa frase in inglese. 

15:00. Ci mettiamo a scrivere..

17:00. Una folla improvvisa e come al solito poco organizzata (questa volta è colpa o merito della Biennale) ci ha sorpresi in fila per Blanka di Kohki Hasei, prodotto dalla Biennale College. Per questo motivo chi vi scrive è stato escluso dalla proiezione, mentre un vostro inviato è riuscito ad entrare. Più tardi sapremo qualcosa su questa pellicola. 

18:30. La proiezione di Blanka è stata soddisfacente. Anzi ha fornito dell'ottimo materiale per l'intervista che vi proporremo tra qualche giorno al regista Hasei. 

19:45. Dopo una cenetta al volo siamo in coda per vedere L'hermine di Christian Vincent, film in Concorso. 

21:30. La visione del film francese ha conquistato 3 redattori su 4. Ciò che ha colpito è l'atmosfera di costruzione dell'amore tra uomo e una donna di mezza età che è apparso sincero e naturale. E' meglio che non riportiamo i commenti di chi non ha trovato la pellicola buona. 

22:00. Ultimo film della giornata. Nella sezione Orizzonti si presenta Man Down di Dito Montiel. La sala è piccola, i posti pochi, e la fila è lunga, ma noi ce l'abbiamo fatta.

23:30. Il film non si presenta male. Appare scritto bene perché gioca con i piani temporali in maniera saggia. Il protagonista è Shia LaBeouf che interpreta un ex marines con evidenti problemi psichici. Non convince fino in fondo per la forzata drammaticità del finale. All'uscita della sala intanto ci accoglie un vento gelido e un po' di pioggia, ma noi sappiamo dove ripararci. Alla casa delle Giornate degli Autori c'è il Chinese Panda Party. A domani!

 



Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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