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Venezia 72: (live) blog dei primi giorni

Ritorna per Venezia 72 il live blog della Mostra del Cinema. Qui vi raccontiamo tutto ciò che significa essere a un festival come Venezia: i volti, i personaggi, le attese, le feste, gli incontri e la vita quotidiana dei vostri inviati

Si comincia!
In questo primo appuntamento del live blog dalla Mostra del Cinema di Venezia 2015 scardiniamo la consolidata struttura che prevede la cronaca ora dopo ora, giorno per giorno, per proporvi sia un breve riassunto di ciò che è stato il 'colore', ossia la vita al Lido nei primi tre giorni, sia un veloce approfondimento sui film. Da domani si riparte con la consueta cronaca

La vita al Lido. Si può riassumere in questi brevi tratti:

  • i vostri inviati non perdono le buone abitudini: a letto non prima delle 2 e la sveglia come sempre fissata alle 7.

  • quest'anno la casa LinkinMovies.it al Lido è molto popolata. Oltre ai vostri inviati sono dislocati nei letti in un numero di notti variabili altri amanti della Mostra. La loro presenza rivitalizza le stanche mura della casa con discorsi e sorrisi che altrimenti puzzerebbero solo di 'cinema'. Il problema quindi sembra non porsi. Vi ricordiamo che in casa c'è solo 1 bagno. E siamo in 7. A voi le considerazioni.

  • Tradizioni si diceva. Passano gli anni e alla Mostra certi capisaldi non cambiano. Il meteo è spesso avverso passando da pioggia a sole in maniera repentina. La folla degli accrediti culturali intoppa le file di accesso alle proiezioni della stampa, giustificandosi dicendo di non aver notato il colore della fila. Il sorriso del direttore Barbera sul red carpet è contagioso. Lo sguardo di stanchezza del direttore quando si aggira per il Lido è davvero credibile.

  • Questione ristorazione. Del cibo al momento non vogliamo parlare perché non vorremo ricevere latenti vendette da chi cucina. Diciamo solo che siamo davvero vicini ai lavoratori. Per le condizioni di disorganizzazione in cui lavorano meriterebbero un Leone d'Oro speciale. Siamo davvero sinceri.

  • Ciò che ha veramente caratterizzato la vita al Lido in questi tre giorni è la folla di giovani fan in attesa del passaggio sul red carpet di Johnny Depp venerdì. Sono ordinati, organizzati nei minimi dettagli e silenziosi. Apprezzabile la loro pazienza nel dormire per terra, per cercare il miglior luogo per osservare e toccare i loro divi. Come abbiamo documentato nei nostri social, il loro entusiasmo è una sana e naturale linfa per la vita al Lido.

Capitolo cinema. Un aggettivo, una piccola perifrasi, una 'pillola' per ogni film visto.

Everest (Concorso): Azione, intrattenimento ed emozioni a comando per un film che meritava al massimo una serata sul divano di casa, non certo l'apertura di Venezia 72.

Jia - The Family (Settimana della Critica): Fluviale (quasi cinque ore, troppe e ingiustificate) racconto famigliare di un regista che ricorda Yasujiro Ozu.

Beasts of no Nation (Concorso): Una conferma del talento di Fukunaga dopo True Detective.

Looking for Grace (Concorso): Spiazzante (in senso negativo).

Spotlight (Fuori Concorso): Solido cinema d'inchiesta alla maniera di Hollywood.

The Danish girl (Concorso): Da Oscar.

Francofonia (Concorso): Il graffio del Leone d'Oro.

L'attesa (Concorso): Di maniera.

Tharlo (Orizzonti): Da scoprire.

Marguerite (Concorso): Frizzante.

Equals (Concorso): Romantico ma con stile.

Black Mass (Fuori Concorso): Copia-incolla dell'universo gangsteristico di Scorsese, inutile.

Fenggui lai de ren - The Boys from Fenhkuei (Venezia Classici): Un classico restaurato, quando Hou Hsiao-hsien non era ancora un maestro, ma già sapeva il fatto suo.


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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