Extra festival ed eventi: speciali, interviste e approfondimenti

Ti trovi qui:HomeFestival ed eventiExtra festivalFilm, temi e protagonisti della 30esima Settimana della Critica: uno sguardo al programma

Film, temi e protagonisti della 30esima Settimana della Critica: uno sguardo al programma

Selezione collaterale alla Mostra del Cinema, la Settimana della Critica è un laboratorio di proposte, innovazione e studio sul cinema contemporaneo. Tra nomi poco noti di registi esordienti, storie d'amore e familiari, personaggi desiderosi di tracciare le coordinate del proprio presente, si profila un approfondimento cinematografico che punta a descrivere il mondo d'oggi

Trent'anni e non sentirli. La Settimana Internazionale della Critica, sezione collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia, giunge a un importante traguardo di crescita e di affermazione. Lo sanno bene tutti coloro che dalla prima edizione della manifestazione del 1984, voluta e ideata da Lino Micciché, hanno scelto e premiato film di giovani promesse ora diventati registi affermati. Tra i nomi vincitori si possono ricordare Kevin Reynolds con Fandango (1985), Olivier Assayas con Désordre (1986), Carlo Mazzacurati con Notte italiana (1987), Mike Leigh con High Hope (1988), Bryan Singer con Public Access (1993), Harmony Korine con Gummo (1997), Roberta Torre con Tano da morire (1997) e Peter Mullan con Orphans (1998). Proprio a quest'ultimo cineasta la SIC per festeggiare il suo anniversario ha voluto conferire un premio speciale denominato Premio Saturnia – Settimana Internazionale della Critica 30 Special Award per il film Orphans come Miglior Opera Prima nella storia della SIC. Il riconoscimento è stato votato dagli iscritti del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
Sulla motivazione ufficiale del premio si legge che Mullan - futuro Leone d'oro per Magdalene - “sorprese tutti con un gioco al massacro venato di humour nero”, raccontando di quattro fratelli adulti che si ritrovano a Glasgow per commemorare la morte della madre in un clima di scarso rispetto reciproco. Giovedì 3 settembre la pellicola sarà proiettata di nuovo a Venezia come Evento Speciale d’apertura.

Dal 2 al 12 settembre la Settimana procederà con la sua attività consueta di proposta di registi alle prime armi e di premi. I film in Concorso concorrono a due riconoscimenti. Il primo è il Premio del pubblico Pietro Barzisa, sponsorizzato dal Circolo del Cinema di Verona e del valore di 5.000 Euro. Il secondo è il Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” per cui i film selezionati per la SIC si uniscono con gli altri lungometraggi d’esordio presenti nelle sezioni competitive della Mostra, per un premio di 100.000 USD messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis. Anche quest'anno, per la scelta dei film proposti, il gruppo di selezionatori composto dal delegato generale Francesco Di Pace, Nicola Falcinella, Giuseppe Gariazzo, Anna Maria Pasetti e Luca Pellegrini ha tenuto in mente le precise finalità che contraddistinguono la Settimana. Trovare in ambito internazionale opere prime di registi in grado di portare il rinnovamento, di osare, di sperimentare con un progetto chiaro in mente e con un po' di coraggio.

La selezione della 30° SIC si compone, quindi, di in un film di apertura, individuato in Orphans di Peter Mullan, e in uno di chiusura, Bagnoli Jungle di Antonio Capuano che insieme a Jia (The Family/Famiglia) di Liu Shumin, 2015, film di pre-apertura, sono i tre lungometraggi Fuori Concorso. Capuano ambienta la sua pellicola nel melting pot culturale di Bagnoli nella convivenza di nuove generazione e dei relativi stimoli sociali con la tradizione e il passato che qui spesso vive proprio impresso sulla pelle dei più anziani. Il film cinese, invece, narra - in quasi cinque ore - alcuni giorni nella vita di una coppia di anziani genitori in una città dell’interno della Cina. Il regista sino-australiano si è posto alle loro spalle per seguirne i movimenti, le dinamiche di relazione con i tre figli e la vecchiaia che sentono incombere, in un lungo spostamento che la coppia di protagonisti compie per far visita proprio ai figli. Sulla sfondo una Cina in profondo mutamento e divisa tra tradizione e innovazione. Il dato principale di Jia è che il regista ha scelto attori non professionisti.
Le sette pellicole in Concorso sono: Ana yurdu (Motherland/Madrepatria) di Senem Tuzen; Banat (Il viaggio) di Adriano Valerio; Kalo Pothi (The Black Hen/La gallina nera) di Min Bahadur Bham; Light Years (Anni luce) di Esther May Campbell; Montanha (Montagna) di João Salaviza; The Return (Il ritorno) di Green Zeng; Tanna di Martin Butler e Bentley Dean. Tutte presentate in anteprima mondiale.

Come nello spirito della Settimana i temi e i generi proposti dalla selezione sono eterogenei e accomunati da uno sguardo vivo e reale sull'uomo di oggi e sulle sue relazioni.
La pellicola più positiva nel messaggio finale seppur drammatica, è Tanna di Martin Butler e Bentley Dean, che narra l'amore tra una ragazza, Wawa, e il nipote del capo tribù Dain nel Pacifico meridionale. Una guerra fra gruppi rivali arriva a sconquassare questo amore e a sua insaputa la giovane viene promessa in sposa ad un altro uomo come parte di un accordo di pace. Così i due innamorati fuggono, rifiutando il destino già scelto per la ragazza. Tanna è un film sulla scelta dell'amore come ragione di vita, che sia propria o della tribù, in un mondo lontano geograficamente ma in grado di proporsi come un archetipo perfetto per tutti.
Di amore più scontroso, spigoloso e familiare tratta anche Ana Yurdu (Motherland/Madrepatria) di Senem Tuzen. Le protagonisti sono le donne che vivono in un paesino sperduto e lontano in Anatolia. Qui le più anziane parlano, attendono, pregano e invecchiano all'interno di un mondo di aspettative e occasioni perdute. Quando la giovane Nesrin arriva vogliosa di prospettive e traguardi, si trova di fronte una Turchia sospesa. Lo scontro con la madre è inevitabile e il regista cerca di renderlo reale e vivo. Anche Banat (Il viaggio) di Adriano Valerio si articola sul concetto di spaesamento interiore e geografico. In questo caso i protagonisti sono Ivo e Clara che, a causa della crisi economica, sono spinti a trasferirsi dalla loro terra di origine, i vicoli di Bari per uno e la campagna rumena per la donna. Valerio descrive così un'umanità in cerca di coordinate e di nuovi equilibri per ripartire.
Chi deve proprio partire, invece, iniziare la sua vita è David, quattordicenne protagonista di Montanha di João Salaviza. Il contesto è una calda Lisbona in cui il ragazzino attende la morte del nonno. Si rifiuta di andarlo a visitare, mentre la madre passa le notti in ospedale. Il giovane si sente investito di nuove responsabilità a causa della perdita del nonno e così comincia a prendersi cura della sorella di tre anni, Erica. David è titubante, ma non ha scelta e la morte del nonno si avvicina.
Ancora una famiglia al centro Light Years di Esther May Campbell. Una mamma è in una casa di cura e la piccola Rose, 8 anni, vuole farle visita anche se nessuno la può accompagnare. Il padre scompare dalla casa, la sorella maggiore, Ramona, attende un ragazzo che non arriverà mai e il fratello Ewan entra in contatto con inquietanti visioni mentre il mondo reale sembra dimenticarsi di lui. La regista inglese con questo impianto narrativo quasi favolistico parla della distanza tra i membri di una famiglia attraverso gli occhi puri e teneri di una bambina.
Kalo Pothi
di Min Bahadur Bham propone anch'esso un punto di vista dei bambini. Cambia il contesto rispetto ai film precedenti, perché qui c'è una guerra che disperde genti, animali, oggetti, natura oltre che forze e menti. Ai bambini è rimasto il sogno di tre galline...
Con The Return di Green Zeng l'attenzione rimane sempre sulle relazioni umane, sulla necessità della ricostruzione di una famiglia, attraverso la voglia di tornare e vivere di Lim Soon Wen che, dopo aver trascorso più della metà della sua vita in carcere perché accusato di comunismo, ritrova i figli adulti, abbandonati da bambini. Il regista si concentra sulle tracce che un essere umano lascia nella sua esistenza in una Singapore come l'Anatolia, la Romania, l'Italia, luoghi delle altre pellicole in lenta trasformazione.

Gli anni passano, dunque e in attesa di valutare la qualità cinematografica di queste pellicole, la 30esima edizione della Settimana della Critica non perde il suo valore di punto di riferimento per le nuove tendenze del cinema e di riflessione attenta sul contemporaneo e le sue pieghe.

Di seguito trovate il programma completo della SIC.

IN CONCORSO
Ana yurdu (Motherland/Madrepatria)
di Senem Tuzen
Turchia-Grecia, 2015 – World Premiere

Banat (Il viaggio)
di Adriano Valerio
Italia-Romania-Bulgaria-Macedonia, 2015 – World Premiere

Kalo Pothi (The Black Hen/La gallina nera)
di Min Bahadur Bham
Nepal-Francia-Germania, 2015 – World Premiere

Light Years (Anni luce)
di Esther May Campbell
Regno Unito, 2015 – World Premiere

Montanha (Montagna)
di João Salaviza
Portogallo-Francia, 2015 – World Premiere

The Return (Il ritorno)
di Green Zeng
Singapore, 2015 – World Premiere

Tanna
di Martin Butler e Bentley Dean
Australia-Vanuatu, 2015 – World Premiere

EVENTI SPECIALI FUORI CONCORSO

Pre-apertura
Jia (The Family/Famiglia)
di Liu Shumin
Australia-Cina, 2015 – World Premiere

Film di apertura
Premio Saturnia – SIC 30 Special Award
Orphans
di Peter Mullan
Regno Unito, 1998

Film di chiusura
Bagnoli Jungle
di Antonio Capuano
Italia, 2015 – World Premiere


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.