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Anticipazioni Festival di Cannes 2015: è il momento dei nomi

Il 16 aprile sarà presentato ufficialmente il programma della kermesse francese. Nell'attesa abbiamo cercato di fare un po' di chiarezza tra indiscrezioni e certezze. Il risultato? Tanti nomi, tante storie e la sensazione che l'edizione 2015 possa regalarci una buona selezione

Il sorriso allegro e leggero della divina Ingrid Bergman guarda verso destra e sembra quasi osservare la lucente e monumentale storia del Festival di Cannes. Per la 68esima edizione, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio, il delegato generale Thierry Frémaux e il suo staff hanno scelto, infatti, come immagine ufficiale il volto delicato della principessa più bella e amata di Francia che accompagnerà registi, attori, produttori, cinefili e critici tra il sole e il jet set della Croisette. A pochi giorni dalla presentazione ufficiale del programma, indiscrezioni, mezze voci, ipotesi riempiono le pagine delle riviste di settore e la fantasia e le speranze del pubblico. Vi proponiamo una panoramica per capire nel dettaglio quali film potrebbero arrivare al Festival di Cannes 2015.

Il film d'apertura: quale sarà? Il dibattito sul film di apertura è ancora acceso. Sembrava certa l'investitura del kolossal apocalittico della Warner Mad Max: Fury Road di George Miller con Tom HardyCharlize Theron e Nicholas Hoult, ma nelle ultime ore sta prendendo sempre più corpo l'idea che ad aprire la kermesse francese sarà Irrational Man di Woody Allen. Dopo Hollywood Ending nel 2002 e Midnight in Paris del 2011 sembra, quindi, che il nevrotico regista americano possa nuovamente dare avvio al Festival di Cannes con una storia davvero cupa interpretata da Joaquin Phoenix ed Emma Stone. L'attore dovrebbe indossare i panni di un professore di filosofia di un college di provincia che intrattiene una relazione con una delle sue studentesse. In questa specialissima competizione l'outsider appare The Little Prince di Mark Osborne, film anglo-francese distribuito dalla Paramount e diretto in stop motion. La favola tratta dall'omonimo romanzo di Antoine de Saint-Exupery, con le voci di Marion Cotillard, Riley Osborne, James Franco, Mackenzie Foy, Jeff Bridges e Benicio Del Toro. Questa potrebbe essere la soluzione più adeguata per non dare, così, troppo spazio al cinema americano, vista anche la presenza di Joel ed Ethan Coen come presidenti di giuria.

Il fronte asiatico, più ricco che mai. The Assassin di Hou Hsiao-Hsien doveva già essere presentato a Cannes nel 2014. Sembra, però, il 2015 l'anno buono per vedere la nuova pellicola del maestro di Taiwan che, dopo The Puppetmaster (1993), Good Men, Good Woman (1995), Goodbye, South, Goodbye (1996), Fiori di Shanghai (2008), Millennium Mambo (2001) e Three Times (2007), dovrebbe approdare nuovamente in Francia. The Assassin sarà un film epico sulle arti marziali ambientato durante la dinastia Tang e vanterà nel cast alcuni fedeli attori di Hou, Shu Qi e Chang Chen. Se la presenza di Mountains May Depart di Jia Zhang-Ke appare, al contrario, sempre meno probabile, sembra certo di sbarcare in Francia il regista thai già Palma d'oro con Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti, ovvero Apichatpong Weerasethakul con il suo nuovo lungometraggio Love in Khon Kaen, dramma romantico sulla relazione tra una casalinga sola e un soldato che soffre della malattia del sonno. In pole position anche Sweet Red Bean Paste di Naomi Kawase, anch'esso un dramma romantico tratto dalla novella An di Tetsuya Akikawa, e Kamakura Diary di Hirokazu Kore-eda, ispirato al popolare fumetto di Akimi Yoshida che narra di quattro sorelle, interpretate da Masami Nagasawa, Haruka Ayase, Kaho e Suzu Hirose. Anche Kiyoshi Kurosawa con Journey to the Shore dovrebbe essere in corsa per una partecipazione al festival: il film è un adattamento dal romanzo di Kazumi Yumoto in cui un uomo ritorna a casa dalla moglie, interpretata da Eri Fukatsu, dopo tre anni. Nella compagine proveniente dall'Estremo Oriente ci sarebbero in lizza - suddivisi tra tutte le sezioni - anche i nuovi lavori di Takeshi Kitano e Sion Sono, oltre a The Monk di Chen Kaige e The Crossing di John Woo dalla Cina.

Hollywood e dintorni: tanti nomi per pochi posti. Dalla patria di Hollywood non dovrebbero arrivare in Provenza (perché non ancora ultimati) The Last Face di Sean Penn con Charlize Theron e Javier BardemThe Hateful Eight di Quentin Tarantino, Brady Corbet con il dramma storico The Childhood of a Leader interpretato da Robert PattinsonBerenice Bejo e Liam Cunningham, Adam Smith con Trespass Against Us, un thriller che conta tra gli interpreti Michael Fassbender e Brendan Gleeson.
È invece abbastanza probabile che si vedranno passeggiare sulla Croisette Todd Haynes con l'attesissimo Carol, storia di un amore saffico con protagoniste Cate Blanchett e Rooney Mara, ambientata negli anni Cinquanta e tratta dal romanzo di Patricia HighsmithGus Van Sant con Sea of Trees interpretato da Matthew McConaughey e Ken Watanabe nei panni di due uomini che incrociano i loro destini in Giappone, luogo in cui hanno deciso di terminare la loro vita; Jeff Nichols con Midnight Special, fantascientifico thriller a inseguimento con Adam Driver, Michael ShannonKirsten Dunst e Joel Edgerton.
In lotta per accaparrarsi un posto in concorso ci sarebbe Inside Out di Pete Docter e Ronaldo Del Carmen, nuovo lavoro della Pixar. La storia si basa sulla vita di una giovane ragazza e annovera tra le voci quella di Amy Poehler, Bill Hader, Lewis Black, Mindy Kaling e Diane Lane. Se confermato, questo film di animazione potrebbe essere il terzo a stelle e strisce in concorso a Cannes dopo i titoli DreamWorks Shrek e Shrek 2.
Ha buone chance di essere inserito in concorso anche
He Named Me Malala di Davis Guggenheim, un ritratto documentaristico della giovane attivista pakistana Malala, ultimo Premio Nobel per la Pace. Poche speranze invece per Tomorrowland di Brad Bird (la Disney lo porterà al cinema il 22 maggio) e per Beasts of No Nation di Cary Fukunaga.
Per quanto riguarda le sezioni collaterali, tra le fila dei nomi con alcune possibilità di presenza (e già si mormora forse di vittoria) c'è l'outsider Denis Villeneuve, già vecchia conoscenza di Cannes con Cosmos (1996, Quinzaine des réalisateurs), Un 32 août sur terre (1998, Un Certain Regard) e Polytechnique (2009, Quinzaine des réalisateurs). Il regista canadese porterebbe quest'anno Sicario, un dramma criminale sullo sfondo del narcotraffico messicano con Emily Blunt, Benicio Del ToroJosh Brolin e Jon Bernthal. Altro nome interessante è quello di Natalie Portman, pronta a portare in Francia il suo debutto dietro la macchina da presa con l'adattamento di Una storia di amore e di tenebra di Amos Oz, che racconta gli anni dello scrittore a Gerusalemme tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Il film vede impegnata la Portman nella doppia veste di regista e attrice nel ruolo della madre di Oz.

Dall'America del Sud. L'altra parte dell'America, quella Meridionale, risponde con altrettanti nomi importanti. Dall'Uruguay dovrebbe arrivare a solcare la Croisette Rodrigo Pla con
A Thousand-Headed Monster, una storia femminile di coraggio. La protagonista è Laura Santullo che, in attesa di ricevere risposta dal sistema corrotto e negligente delle assicurazioni, decide di prendere l'iniziativa per ottenere le cure necessarie ad aiutare il marito. Pablo Trapero potrebbe finalmente approdare in concorso dopo la presenza al Certain Regard con tre pellicole, El Bonaerense (2002), Carancho (2010) e White Elephant (2012). The Plan, il suo nuovo film, ha per protagonista la star argentina Guillermo Francella. L'attore presta il volto al patriarca del Clan Puccio, una ricca famiglia di Buenos Aires responsabile di una serie di rapimenti e omicidi orribili nel 1980. Dovrebbe tornare a Cannes anche Michel Franco con Chronic dopo aver conquistato Un Certain Regard con After Lucia nel 2012. La giuria che assegnò il premio al regista messicano quell'anno era presieduta da Tim Roth, che figura tra i protagonisti di Chronic, storia di un infermiere che assiste i malati terminali.

Le scommesse di Francia, Gran Bretagna e Italia. Il Belpaese dovrebbe essere rappresentato a Cannes da un terzetto da non sottovalutare: Nanni Moretti con Mia MadrePaolo Sorrentino con La giovinezzaMatteo Garrone con The Tale of the Tales. Dei tre film ormai si sa davvero tutto. Moretti, peraltro, uscirà nelle sale a breve: il 16 aprile. La pellicola di Garrone è un'avventura nel regno del fantasy attraverso l'adattamento delle fiabe di Giambattista Basile, con un cast internazionale che annovera Salma Hayek, Vincent Cassel e John C. Reilly. Se La giovinezza, infine, sarà inserito nel concorso, per Sorrentino sarà la sesta volta in competizione a Cannes. Incrociamo le dita.
Sono molto più di tre i film di produzione francofona che potrebbero essere presenti in concorso.
A circa dieci anni da Innocence potrebbe tornare a Cannes Lucile Hadzhihalilovic con Evolution. Si è parlato del film come di un fantasy ambientato in un villaggio sul mare in cui i ragazzi protagonisti sono sottoposti a esperimenti medici alquanto discutibili. Ad accompagnare la regista francese potrebbero esserci il talentuoso Jaco Van Dormael con The Brand New Testament, film di satira religiosa, in cui trapelano i piani apocalittici dal computer di Dio, interpretato da Benoit Poelvoorde e con un cameo di Catherine Deneuve; Alice Winocour con Close Protection, thriller con protagonisti Matthias Schoenaerts nei panni di un angosciato soldato delle Forze Speciali francesi e Diane Kruger in quelli della moglie del nuovo datore di lavoro dell'uomo. Altro film d'azione, più virato verso la storia, è Les Anarchistes di Elie Wajeman, dramma in cui un sergente di polizia si infiltra in un gruppo anarchico alla fine del XIX secolo a Parigi. Gaspar Noè potrebbe portare sulla Croisette il suo ennesimo film provocatorio e scandaloso: dopo I Stand Alone (1998), Irreversible (2002) e Enter the Void (2009), ecco Love, suo quarto lungometraggio che narra di un triangolo sessuale tra due ragazze e un ragazzo.
Chi ha ottime certezze di essere presente nel concorso, e addirittura - secondo i ben informati - di essere tra i favoriti per la conquista della Palma d'oro, sono Arnaud Desplechin con Nos Arcadies e Joachim Lafosse con Les Chevaliers Blancs. Nel primo film Mathieu Amalric riprende il ruolo di Paul Dedalus in questo prequel di Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle), che riscosse un ottimo successo di critica e pubblico quando venne presentato a Cannes nel 1996. Il regista belga, invece, dovrebbe proporre il suo sesto lungometraggio interpretato da Vincent Lindon nelle vesti di un operatore umanitario che cerca di salvare 300 bambini dal Ciad devastato dalla guerra.
Guillaume Nicloux potrebbe portare a Cannes Gerard Depardieu e Isabelle Huppert nei panni di due genitori che si ricongiungono dopo la morte del loro figlio nel film dal titolo Valley of Love. Nella selezione ufficiale ci sarebbe posto anche per la pellicola di Jean-Paul Rappeneau Belles Familles con Mathieu Amalric, Guillaume de Tonquedec e Nicole Garcia.

Incerte di un approdo a Cannes Emmanuelle Bercot che ha pronto La Tete haute Valerie Donzelli con Marguerite et Julien, interpretato da Jérémie Elkaim e adattato da uno script del 1971 scritto da Francois Truffaut.
Spostando l'attenzione sulla produzione proveniente dall'Isola di sua maestà la regina Elisabetta, la corsa per un posto in Provenza vedrebbe favorito High-Rise di Ben Wheatley, adattamento di un romanzo del 1975 di James G. Ballard con protagonista Tom Hiddleston, seguito da Stephen Frears con Icon, che si concentra sulla vita e la carriera del ciclista Lance Armstrong interpretato da Ben Foster, mentre Chris O'Dowd dovrebbe essere David Walsh, il giornalista sportivo irlandese che ha smontato il suo mito. Occhio ad un altro veterano del cinema inglese con ottime possibilità di essere a Cannes: Terence Davies. La sua nuova pellicola si intitola Sunset Song ed è un adattamento di un classico romanzo scozzese di Lewis Grassic Gibbon del 1932.
 

La parola al resto del mondo. Il Leone d'Oro Aleksandr Sokurov è atteso a Cannes 2015 con Francofonia: Le Louvre Under German Occupation.
Molto nutrita dovrebbe essere la schiera di registi rumeni: Radu Muntean con il road movie One Floor Below; Corneliu Porumboiu è abbastanza accreditato con The Treasure che, così, tornerebbe a Cannes dopo Police, Adjective del 2009; infine Florin Serban il quale, dopo la vittoria del Premio della Giuria al Festival di Berlino del 2010 con If I Want to Whistle, I Whistle, approderebbe per la prima vota a Cannes con il dramma Box.
Fremaux e co. starebbero valutando anche Arabian Night di
Miguel Gomes (che potrebbe rappresentare il film più lungo presente a Cannes, considerata la sua durata pari a più di sei ore di montato) e The Lobster di Yorgos Lanthimos, che tornerebbe a Cannes dopo il Certain Regard nel 2009 con una storia d'amore ambientata nel futuro in cui le persone sole vengono arrestate e costrette a trovare un compagno entro 45 giorni, forte di un cast che comprende Colin Farrell, Rachel Weisz, Ben Whishaw, Léa Seydoux e John C. Reilly. Dalla Grecia dovrebbe arrivare a Cannes Athina Rachel Tsangari con Chevalier, mentre Amos Gitai potrebbe portare Le dernier jour de Rabin, sull'assassinio del leader israeliano Yitzhak Rabin. Infine dovrebbe esserci spazio in una delle sezione anche per Nicolas Saada con Taj Mahal, thriller ambientato sullo sfondo degli attentati terroristici nel novembre del 2008 a Mumbai che vede impegnati, tra gli altri, Stacy Martin, Alba RohrwacherGina McKee e Louis-Do de Lencquesaing.

Non resta che attendere il 16 aprile, giorno in cui sapremo chi ce l'ha fatta e chi no.


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

1 commento

  • Giuseppina Livorno
    Giuseppina Livorno Martedì, 14 Aprile 2015 10:55 Link al commento Rapporto

    sempre i soliti nomi a Cannes.... Moretti, Sorrentino, Garrone, Van Sant, Audiard... Più che un festival, una collezione dei soliti grandi nomi. bah, perplessa

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