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International Film Festival di Rotterdam 2015: si comincia!

21 gennaio-1 febbraio. Queste sono le date entro cui il grande crogiolo di scoperte, innovazioni, scommesse cinematografiche denominato IFFR si svolge sotto l'effige del volto della tigre. Il programma è ben differenziato e accontenta tutte le aspettative di ricerche. In attesa di partecipare alla cineabbuffata del festival, vediamo cosa ci aspetta

Gennaio 2014. La 43° edizione dell'International Film Festival di Rotterdam si è appena conclusa con l'assegnazione dell'Hivos Tiger Award ai tre film vincitori: Anatomy of a Paper Clip di Akira Ikeda (Giappone), Han Gong-Ju di Lee Su-Jin (Corea del Sud) e Something Must Break di Ester Martin Bergsmark (Svezia). Oltre all'ambito premio, a ognuno di loro, e ai rispettivi produttori, è stato consegnato un budget di 15.000 euro con cui poter finanziare i loro progetti futuri. Ciò significa che in altri festival o nelle sale cinematografiche tra qualche tempo si potrà (speriamo) osservare una nuova produzione di questi giovani cineasti.
Gennaio 2015. Il 21 gennaio ha preso il via la 44esima edizione dell'IFFR come di consueto alla ricerca della prossima promessa della regia, all'insegna della novità e della volontà da parte dell'organizzazione di non prendersi troppo sul serio, scelta vincente apparentemente considerando la lunga tradizione di questa kermesse.
L'offerta cinematografica e la struttura in cui si compone, quindi, è rimasta invariata. Nella gelida e rigorosa Rotterdam, rivitalizzata dal popolo degli accreditati, dagli addetti al settore, dai grandi vati del cinema che si muovono tra le varie sedi di proiezione e si mescolano ai volti dei giovani registi, anche quest'anno 13 lungometraggi, opere prime e seconde, saranno presentati, di cui 13 in anteprima mondiale e 2 in anteprima internazionale all'interno dell'Hivos Tiger Awards Competition.

Cosa offre il cartellone. Il programma, come ha messo in luce il direttore del Festival Rutger Wolfson, si presenta eterogeneo nelle tematiche, seppur condensabile in tre ambiti di analisi.
Alcuni giovani cineasti si sono concentrati sul tema delle relazioni. Ismail Basbeth con Another Trip to the Moon narra di Asa, figlia di uno sciamano, che in un viaggio mistico si confronta con la propria madre per comprendere quanto sia giusto lottare per la propria vita e libertà. Anche i fuorilegge, padre e figlio, protagonisti di Gluckauf, pellicola olandese di Remy van Heugten, cercano di sopravvivere e si interrogano se sia sensato farlo nella povera provincia di Limburg. In Norfolk di Martin Radich (Regno Unito) il protagonista, invece, è posto di fronte al suo passato, giusto o sbagliato non è importante. Ciò che conta è proteggere il futuro della sua famiglia. Il passato ritorna anche nella pellicola Vanishing Point di Jakrawal Nilthamrong dalla Thailandia in cui due uomini ricercano nel tempo che fu, condito di fantasia e sogni, il modo per guarire i loro dolori.
L'altro capitolo di analisi è la contemporaneità e le sue prospettive. Above and Below di Nicolas Steiner (Svizzera, Germania) si presenta come un'esplorazione cinematografica dello stato attuale di vita negli Stati Uniti, mentre Haruko's Paranormal Laboratory di Lisa Takeba (Giappone), tra ironia e assurdo, si interroga sulla dipendenza di una donna dalla televisione, tanto da immaginare che l'uomo della sua vita possa mutarsi in un tubo catodico. Al contrario, invece, la donna protagonista di La Mujer de lo Perros di Laura Citarella e Verónica Llinás (Argentina) vive senza la tecnologia in una zona povera con un branco di cani, in una delle baracche ai limiti dell'espansione urbana di Buenos Aires. Tre uomini cubani, invece, costretti a condividere lo stesso tetto, devono passare i loro giorni tra i pericoli di una città nucleare: questo è La Obra del Siglo di Carlos Quintela (Cuba, Argentina, Germania).
Infine il terzo nucleo è incentrato più sulla commedia. Impressions of a Drowned Man di Kyros Papavassiliou (Cipro, Grecia, Slovenia) narra di un uomo che ogni anno incontra il suo ex amore, la poetessa Kostas Karyotakis, che si è suicidata nel 1928. Ogni anno, torna per l'anniversario della sua morte. Alba, protagonista di Tired Moonlight di Britni West (Stati Uniti), cerca, dal canto suo, di far scattare la scintilla dell'amore in un stanco uomo solitario di mezza età, mentre Parabellum di Lukas Valenta Rinner (Argentina, Austria, Uruguay) si discosta un po' dalla tematica dell'amore, per narrare come una comunità borghese si sta preparando all'eventuale arrivo della fine del mondo in un luogo di villeggiatura.

I film più attesi. I progetti più interessanti, le scommesse narrative più intriganti e originali, almeno sulla carta per le tematiche sociali e storiche affrontate e speriamo anche sviluppate con un punto di vista diverso, appaiono due.
Il primo è Bridgend di Jeppe Rønde (Danimarca). Il regista prende spunto da un avvenimento misterioso, ossia la scomparsa senza traccia nell'arco di cinque anni di 79 persone, molte delle quali adolescenti. Dietro alla patina horror in realtà sembra celarsi un dramma storico e sociale realmente accaduto in queste zone che ancor oggi non trova risposta. Da segnalare la presenza, e si dice anche l'ottima interpretazione, di Hannah Murray, attrice della serie televisiva de Il trono di spade.
Il secondo progetto che stuzzica un po' anche la nostra curiosità è Videophilia (and Other Viral Syndromes) del peruviano Juan Daniel Fernández Molero. Lo scenario è la Lima di oggi in cui Internet Caffè, studentesse non troppo innocenti, uomini stanchi della vita e arresi all'ignavia e porno amatoriale visti e vissuti con i Google Glass confondono i piani del virtuale con il reale. Dove finiscono i confini e quale appare la scelta giusta per vivere? Tuffarsi nel non conosciuto o restare nel concreto che poi tanto concreto non è?

Le sezioni collaterali. Di tutto questo si compone la sezione Hivos Tiger Award Competition. Il Festival di Rotterdam è molto altro ancora.
Nella sezione Signals sono proposte retrospettive, visioni a tema, masterclass, incontri, interazioni tra pubblico e registi e attori. Insomma un confronto per comprendere un po' meglio, forse, la complessa e spesso non chiara realtà in cui si vive oggi. Poi c'è il Tiger Awards Competition for Short Films, sezione sempre interessante per le sperimentazioni dei cortometraggi tra video e cinema. Limelight raccoglie i film prodotti nel 2014 più sperimentali e le migliori realizzazioni dei grandi registi di oggi. Questa sezione si compenetra con Spectrum in cui sono inserite le pellicole più convincenti presentate ai festival l'anno scorso. Infine la sezione Bright Future che propone la neosperimentazione cinematografica.
In ultima analisi rimane attivo il progetto Hubert Bals Fund (HBF) che ha selezionato quattordici film provenienti da nove paesi in Asia, Europa dell'Est, America Latina e Medio Oriente per ricevere un finanziamento per la post-produzione, la scrittura della sceneggiatura e i sussidi per la distribuzione del film.
CineMart è invece una realtà giunta alla 32° edizione all'interno del Festival che offre ai registi l'opportunità di lanciare i loro progetti per l'industria cinematografica internazionale e pone in contatto questi filmmaker con i finanziatori e produttori cercando di arrivare a una distribuzione internazionale. Gli accreditati CineMart rappresentano la vera spina dorsale dell'IFFR, perché sono sempre alla ricerca dell'idea vincente, dell'idea nuova da proporre nel mondo del cinema.

Questo, in sintesi, il panorama del 44° International Film Festival di Rotterdam. Si parte con il film di apertura War Book di Tom Harper, un thriller politico sulla speculazione e l'arrivismo di un gruppo di funzionari governativi che camminano sulle fragilità della vita di ogni giorno, e si finisce con A Most Violent Year di J.C. Chandor, titolo di chiusura.

Il resto ve lo racconteremo direttamente dalle sale del festival e con #44IFFR.

Ecco la lista dei film delle sezioni principali del 44° International Film Festival di Rotterdam.

Hivos Tiger Award Competition

ABOVE AND BELOW by Nicolas Steiner, Switzerland/Germany – International Premiere
ANOTHER TRIP TO THE MOON by Ismail Basbeth, Indonesia – World Premiere
BRIDGEND by Jeppe Rønde, Denmark – World Premiere
GLUCKAUF by Remy van Heugten, The Netherlands – World Premier
HARUKO’S PARANORMAL LABORATORY by Lisa Takeba, Japan – World Premiere
IMPRESSIONS OF A DROWNED MAN by Kyros Papavassiliou, Cyprus/Greece/Slovenia – World Premiere
LA MUJER DE LOS PERROS (DOG LADY) by Laura Citarella & Verónica Llinás, Argentina – World Premiere
NORFOLK by Martin Radich, United Kingdom – World Premiere
LA OBRA DEL SIGLO (WORK OF THE CENTURY) by Carlos Quintela, Cuba/Argentina/Germany – World Premiere
PARABELLUM by Lukas Valenta Rinner, Argentina/Austria/Uruguay – World Premiere
TIRED MOONLIGHT by Britni West, USA – International Premiere
VANISHING POINT by Jakrawal Nilthamrong, Thailand – World Premiere
VIDEOPHILIA (AND OTHER VIRAL SYNDROMES) by Juan Daniel Fernández Molero, Peru – World Premiere

CineMart

ANGEL by Koen Mortier, Belgium/Senegal/France
LA BARRACUDA by Jason Cortlund & Julia Halperin, USA
BOYFRIEND by Ashim Ahluwalia, India
CEUX QUI TRAVAILLENT by Antoine Russbach, Switzerland
COBAIN by Nanouk Leopold, Netherlands
CUNNINGHAM by Alla Kovgan, France/USA
LOS DELINCUENTES by Rodrigo Moreno, Argentina
LA FILLE DE L’ESTUAIRE by Gaëlle Denis, United Kingdom
GABRIEL AND THE MOUNTAIN by Fellipe Barbosa, Brazil
THE GRAY BEYOND by Alejandro Almendraz, Chile/Japan
HOLIDAY by Isabella Eklöf, Denmark
KODOKUSHI by Janus Victoria, Philippines/Malaysia/Japan
LUXEMBOURG by Myroslav Slaboshpytskiy, Ukraine/Germany
THE MIRACLE OF THE SARGASSO SEA by Syllas Tzoumerkas, Greece/ Netherlands
BAT, BUTTERFLY,MOTH. by Sergio Caballero, Spain
ONLY THE DEAD HAVE SEEN THE END OF WAR by Khavn, Philipphines
ROJO by Benjamin Naishtat, Argentina
SANTA Y DELFÍN by Carlos Lechuga, Cuba
A SHINING FLAW by Erwin Olaf, Netherlands
TONIC IMMOBILITY by Nathalie Teirlinck, Belgium/France/Netherlands
VITA & VIRGINIA by Sacha Polak, United Kingdom/Netherlands

Art:Film

CACTUS FLOWER by Hala Elkoussy, Egypt
HURRAH, WIR LEBEN NOCH! by Agnieszka Polska, Poland/Germany
MR. SING SING by Phil Collins, Germany/USA

Hubert Bals Fund (HBF)

A YOUNG EXECUTIONER, Li Luo, China
CORTE REAL, Julia De Simone, Brazil
DIAMOND ISLAND, Davy Chou, Cambodia
LA CAMA, Mónica Lairana, Argentina
NEONBOY, Marcio Reolon & Filipe Matzembacher, Brazil
SHANGHAI YOUTH, Wang Bing, China
THE CENTRE OF THE EARTH, Gabriel Mascaro, Brazil
THE LUXEMBOURG, Myroslav Slaboshpytskiy, Ukraine
THE UNFOUND (UFO), Sattha Saengthon, Thailand
TO ALL NAKED MEN, Bassam Chekhes, Syria

Spectrum

ALIVE, Park Jung-Bum, South Korea;
APPROACCHING THE ELEPHANT, Amanda Rose Wilder, USA;
BUZZARD, Joel Potrykus, USA;
CATCH ME DADDY, Daniel Wolfe, United Kingdom;
EL CINCO, Adrian Biniez, Argentina;
COURT, Chaitanya Tamhane, India;
LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO, Simone Rapisarda Casanova, Canada, Italia;
FORT BUCHARAN, Benjamin Crotty, Francia, Tunisia;
LOS HONGOS, Oscar Ruiz Navia, Colombia, Argentina, France, Germany;
JE SUIS LE PEUPLE, Anna Roussillion, France;
UN JEUNE POETE, di Damien Manivel;
LABOUR OF LOVE, Aditya Vikram Sengupta, India;
THE LESSON, Kristina Grozeva, Petra Valchanov, Bosnia and Herzegovina, Bulgaria, Greece;
LIMBO, Anna Sofie Hartmann, Germany;
MAGICAL GIRL, Carlos Vermut, Spain;
MAURO, Hernàn Rosselli, Argentina;
MEN WHO SAVE THE WORLD, Lieu Seng Tat, Malaysia, Netherlands, Germany, France;
THE MONK, The Maw Naing, Myanmar, Czech Repubblic;
NN, Hector Galvez Campos, perù, Colombia, Germany, France;
SECOND COMING, Debbie Tucker Green, United Kingdom;
SHE COMES BACK ON THURSDAY, André Novais Oliveira, Brazil;
LA TIRISIA, Jorge Pèrez Solano, Mexico
TITLI, Kanu Behl, India
WE ARE YOUNG. WE ARE STRONG., Burhan Qurbani, Germany


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

1 commento

  • LuigiCuoreRossonero
    LuigiCuoreRossonero Venerdì, 23 Gennaio 2015 10:48 Link al commento Rapporto

    Ben tornati! Rotterdam merita sempre una capatina... Quest'anno non potrò andare, vi leggeroi con piacere.

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