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Diario dal festival: terzo giorno

festival-terzo-giornoTerza giornata al Festival del Film di Roma: i cancelli dell’Auditorium ieri mattina si sono aperti quasi senza bisogno degli addetti ai lavori, vista la forza del vento che soffiava sopra le cupole della capitale

Piovoso Festival, 
ieri ci ha accolto con il sole e salutato con gli ombrelli. A riscaldare l’atmosfera ci hanno pensato il film franco-belga Populaire per la categoria Fuori concorso, e, in serata, l’arrivo sul red carpet delle Spose celesti di Alexey Fedorchenko, seguito da Adrien Brody, nel cast di 1942, il film cinese in Concorso
 
 
IN SALA

 
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Ma dentro le sale è tutto più confortevole, e il terzo giorno è iniziato con Populaire. Nel suo genere, una commedia romantica, la pellicola è delicata e appassionante. La protagonista, Déborah François, è irresistibile nel suo essere al contempo maldestra e gentile. Il film racconta di un curioso contesto pseudo-sportivo, come quello delle competizioni di dattilografia che venivano disputate sul finire degli Anni '50. Tra le macchine da scrivere sboccia un amore che fa intenerire a tal punto da apprezzare ancora di più (se possibile) la proiezione della versione restaurata di Full Metal Jacket prevista in giornata. 
 
A seguire, in casa Müller-Ferrari, si spengono le luci per accogliere il film a sorpresa di Feng Xiaogang. Il kolossal cinese da record: la pellicola è costata ben 33 milioni di dollari.
In serata è stato il turno di Marfa Girl per la sezione dei film in Concorso, firmato Larry Clark. Il regista racconta una storia di sesso, droga, violenza e razzismo, tutto intorno ai confini del Texas. La polizia locale diventa ancora più asfissiante all’arrivo di una comunità di artisti e la situazione si complica con l’avvento di una ragazza. 

NEL FOYER

Sarà stata per colpa del maltempo o a causa del derby romano, ma nei corridoi intorno alle sale non c’è stato un gran via vai. 
 
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Il red carpet, invece, ha ospitato il cast e i registi di Tasher Desh, Milleunanotte, Spose celesti dei mari della pianura, Populaire e 1942
Alcune tra le 26 donne di cui il regista Fedorchenko ha raccontato le storie, hanno intrattenuto i curiosi molto più dei centurioni del secondo giorno e infiammato il red carpet con uno spettacolo di vestiti rossi fluttuanti e coreografie da ballerine sotto la pioggia. Finalmente un po’ di anima alle statue annoiate a bordo campo. Dalla Russia con furore!
 
Il red carpet di Populaire, invece, ha deluso le aspettative di chi ha letto nel programma della presenza di Romain Duris. Ma una splendida Déborah François non ha fatto avvertire troppo la sua mancanza. La giovane attrice si è dimostrata a suo agio nella sfilata che sfocia tra il mare dei flash di fotografi ululanti. Senza l’ombra della presunzione da diva, ha accolto i fan, al suo ingresso per l’anteprima mondiale, concedendo sorrisi, scatti ed autografi. 
 
A chiudere le sfilate il cast di 1942 con un attesissimo Adrien Brody
 
 
 
 

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