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Sogni infranti (?)

Il direttore Marco Muller e il presidente Paolo Ferrari (Ernesto Ruscio/Getty Images Europe)Presentata la settima edizione del Festival del Film di Roma, la prima dell’era Marco Muller: 59 lungometraggi in anteprima mondiale da 26 paesi diversi. Chi si aspettava l’invasione di titoli hollywoodiani resterà deluso, ma la presenza di alcuni autori importanti e la schizofrenia della selezione fanno ben sperare. Mistero Tarantino

Si respirava uno strano clima tra gli addetti ai lavori alla conferenza stampa per la presentazione della settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, la prima con a capo l’ex ‘boss’ della Mostra di Venezia, Marco Muller, il numero uno dei fabbricanti di festival come lui stesso ama definirsi. Era un clima di delusione quello che circondava Muller e il suo staff: mezza stampa nazionale si aspettava un tripudio di registi e divi hollywoodiani tra le pagine del programma, dopo che per giorni aveva riempito i giornali con nomi altisonanti dati quasi per certi all’ombra del Colosseo (da Steven Spielberg a Nicolas Winding Refn, da Kathryn Bigelow a Daniel Craig, ma l’elenco potrebbe continuare…). Le aspettative erano così alte (la colpa è anche di Muller, che aveva promesso miracoli subito dopo il suo insediamento) da indurre molti a non accorgersi di come la proposta filmica – che dal 9 al 17 novembre animerà le sale dell’Auditorium – sia un buon punto di partenza per dare un senso ad un festival in perenne crisi d’identità.

Selezione. A quali luoghi del cinema dare visibilità e a quale pubblico rivolgersi per un viaggio nei film in una città che ha un enorme potenziale? Da questa domanda è partito il lavoro di selezione di Muller, che afferma di aver ottenuto “un risultato provvisorio: troppo pochi quattro mesi e mezzo per mettere in piedi una selezione ideale”. I numeri del festival ci dicono che saranno proiettati 64 lungometraggi, di cui 59 in anteprima mondiale e 5 in prima internazionale, provenienti da 26 paesi diversi. Il programma si contraddistingue per la solita schizofrenia a cui ci hanno abituato le selezioni mulleriane: film di genere, mainstream, d’autore e di registi alle prime armi compongono un calderone che sembra piuttosto stimolante, anche se solo sulla carta.

Sylvester Stallone in una scena di Bullet to the HeadChi c’è. Spiccano in Concorso le presenze di Roman Coppola (che porterà il misterioso A Glimpse Inside the Mind Of Charles Swan III, con Bill Murray, Charlie Sheen e Patricia Arquette), Takashi Miike, Larry Clark, Alexey Fedorchenko (di cui abbiamo apprezzato da poco nelle sale lo splendido Silent Souls), Valérie Donzelli (reduce dal successo di La guerra è dichiarata, osannato al Festival di Cannes).
Tra i titoli Fuori Concorso, The Gang of the Jotas di Marjane Satrapi, Le Guetteur di Michele Placido in trasferta transalpina, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 di Bill Condon e i già annunciati Le 5 leggende di Peter Ramsey e Bullet to the Head di Walter Hill con Sylvester Stallone. Oltre che da Placido, l’Italia sarà rappresentata da Pappi Corsicato, Paolo Franchi e Claudio Giovannesi, tutti e tre in gara per il Marc’Aurelio d’oro.
In CinemaXXI, sezione dedicata alle nuove tendenze del cinema mondiale di cui ci è stata fornita solo una piccola anticipazione, si vedranno le ultime fatiche di Paul Verhoeven, Mike Figgis, Peter Greenaway e Alina Marazzi. Da segnalare Prospettive Italia, vetrina del cinema italiano che metterà in competizione solo opere prime e seconde.
All’appello mancano ancora due film a sorpresa (quasi sicuramente di nazionalità cinese) che saranno inseriti in Concorso solo durante lo svolgimento del festival a causa di problemi di censura. Un’ulteriore sorpresa potrebbe arrivare da Quentin Tarantino, che avrebbe in serbo qualcosa per il Festival di Roma, o almeno così dice Muller. Probabilmente il regista di Pulp Fiction arriverà nella Capitale per presentare una piccola anticipazione del suo Django Unchained. Speriamo!
E le star? “Ci saranno Stallone, Stephen Dorff, Bill Murray, ma il divismo non è solo a stelle e strisce”, avverte Muller. “Anche Romain Duris (protagonista di uno dei titoli Fuori concorso, ndr.) è un divo, no?”. Vero, ma vallo a spiegare ai nostri giornalisti della carta stampata, impegnati a fare polemica più che a concentrarsi sulle proposte del programma. Alcuni di loro hanno provato in tutti i modi a stuzzicare il direttore: c’è chi ha affermato che il festival si è trasformato da festa popolare a festa per cinefili, chi ha ricordato la guerra dei film con il quasi concomitante Torino Film Festival, per non parlare di chi ha cercato di mettere già in discussone il futuro di Muller dopo lo scandalo politico che ha investito il suo principale sponsor Renata Polverini.

Marco Muller parla con i giornalisti dopo la conferenza stampa del Festival di Roma 2012 (Ernesto Ruscio/Getty Images Europe)Roma anno zero. È indubbio che Muller è riuscito in poco tempo a imprimere il suo marchio di fabbrica al Festival di Roma: bene alcuni elementi di novità (ad esempio l’apertura al cinema sperimentale con CinemaXXI), così come la suddivisione delle sezioni e il sincretismo con cui è stato confezionato il programma, che confermano, pur con le dovute differenze, una certa continuità con il lavoro svolto a Venezia. Certo, se il direttore non avesse peccato di manie di grandezza annunciando di voler presentare solo anteprime mondiali o internazionali, avremmo visto transitare a Roma qualche titolo di maggior richiamo, ma siamo già un passo in avanti rispetto alle precedenti edizioni, quando la kermesse riciclava film transitati altrove, senza seguire una precisa idea di festival.
Roma è ancora lontana da Venezia, Cannes e Berlino e non ha la capacità di attrarre grossi nomi, ma finalmente inizia ad avere un profilo da vero festival, con un concorso degno di essere definito tale. Vedremo quali saranno le peculiarità: la prima pietra è stata posata, ora ci aspetta la prova dei film.

Ecco tutti i titoli annunciati oggi:

CONCORSO

A GLIMPSE INSIDE THE MIND OF CHARLES SWAN III di Roman Coppola, Stati Uniti
AKU NO KYÔTEN / LESSON OF EVIL di Takashi Miike, Giappone
ALÌ HA GLI OCCHI AZZURRI di Claudio Giovannesi, Italia
E LA CHIAMANO ESTATE di Paolo Franchi, Italia
IXJANA di Józef Skolimowski, Michal Skolimowski, Polonia
MAI MORIRE di Enrique Rivero, Messico
MAIN DANS LA MAIN / HAND IN HAND di Valérie Donzelli, Francia
MARFA GIRL di Larry Clark, Stati Uniti
THE MOTEL LIFE di Gabriel Polsky, Alan Polsky, Stati Uniti
NEBESNYE ŽENY LUGOVYKH MARI / SPOSE CELESTIALI DEI MARI DI PIANURA di Alexey Fedorchenko, Russia
UN ENFANT DE TOI / YOU, ME AND US di Jacques Doillon, Francia
VECNOE VOZVRAŠCENIE / ETERNO RITORNO di Kira Muratova, Ucraina
IL VOLTO DI UN'ALTRA di Pappi Corsicato, Italia

FUORI CONCORSO

LA BANDE DE JOTAS / THE GANG OF THE JOTAS di Marjane Satrapi, Francia
BULLET TO THE HEAD di Walter Hill, Stati Uniti
LE GUETTEUR / THE LOOKOUT di Michele Placido, Francia
MENTAL di P. J. Hogan, Australia
POPULAIRE di Regis Roinsard, Francia
RISE OF THE GUARDIANS / LE 5 LEGGENDE di Peter Ramsey, Stati Uniti
THE TWILIGHT SAGA: BREAKING DAWN PART 2 di Bill Condon, Stati Uniti
UNA PISTOLA EN CADA MANO / A GUN IN EACH HAND di Cesc Gay, Spagna
V OŽIDANII MORJA / ASPETTANDO IL MARE di Bakhtiar Khudojnazarov, Russia

PROSPETTIVE ITALIA

LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO

ACQUA FUORI DAL RING di Joel Stangle, Italia COSIMO E NICOLE di Francesco Amato, Italia
L'ISOLA DELL'ANGELO CADUTO di Carlo Lucarelli, Italia
ITALIAN MOVIES di Matteo Pellegrini, Italia
LA SCOPERTA DELL'ALBA di Susanna Nicchiarelli, Italia
RAZZA BASTARDA di Alessandro Gassman, Italia
WAVES di Corrado Sassi, Italia

ANTICIPAZIONE SELEZIONE CINEMAXXI

BLOODY DAUGHTER di Stéphanie Argerich, Francia
CENTRO HISTÓRICO / HISTORIC CENTRE di Aki Kaurismäki, Pedro Costa, Victor Erice, Manoel de Oliveira, Portogallo
NICHNASTI PA’AM LAGAN / DANS UN JARDIN JE SUIS ENTRE / ONCE I ENTERED A GARDEN di Avi Mograbi, Israele
GOLTZIUS AND THE PELICAN COMPANY di Peter Greenaway, Paesi Bassi
JIANSHI LIU BAIYUAN / JUDGE ARCHER di Xu Haofeng, Cina
MUNDO INVISÍVEL / INVISIBLE WORLD di Wim Wenders, Theo Angelopoulos, Atom Egoyan, Manoel De Oliveira, Guy Maddin, Marco Bechis, Laís Bodanzky, Maria de Medeiros, Jerzy Stuhr, Gian Vittorio Baldi, Brasile
THE OGRE'S FEATHERS di Michael Almereyda, Stati Uniti
RANDOM ACTS di Marina Abramovic, Apichatpong Weerasethakul, Zineb Sedira, Johan Grimonprez, Shahryar Nashat, Lucy Harvey, Rachel Mayeri, Lewis Klahr, Mark Leckey, Semiconductor, Sarah Wood, Young-Hae Chang, Richard Billingham e altri, UK
Collezione di cortometraggi d’artista prodotti da Jacqui Davies per Channel 4.
STEEKSPEL / TRICKED di Paul Verhoeven, Paesi Bassi
SUSPENSION OF DISBELIEF di Mike Figgis, Gran Bretagna
TAR di Edna Biesold, Sarah-Violet Bliss, Bruce Thierry Cheung, Gabrielle Demeestere, Alexis Gamb; supervisione di James Franco, Stati Uniti
I TOPI LASCIANO LA NAVE di Zapruder, Italia
TUTTO PARLA DI TE di Alina Marazzi, Italia
L’ASSOLUTEZZA DEL CERCHIO – Il G.R.A. DI RENATO NICOLINI di Gianfranco Rosi, Italia
IL VIAGGIO DELLA SIGNORINA VILA di Elisabetta Sgarbi, Italia

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