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Lo sguardo di Satana - Carrie - Recensione

Terzo adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Stephen King: Kimberly Peirce riporta al cinema la Carrie di Brian De Palma, ma il risultato, seppur positivo sotto certi aspetti, non raggiunge le vette del film del maestro

Il problema dei remake è che difficilmente riescono ad emozionare e piacere come i film originali. Lo sguardo di Satana - Carrie soffre di questo, come della campagna pubblicitaria totalmente invasiva, che quasi cercava di anticipare qualsiasi contenuto della trama nei trailer o nei poster, danneggiando un film che non è del tutto da buttare via.
La storia è ormai nota: la piccola Carrie è emarginata a scuola e vive con una madre fanatica cristiana che abusa di lei.
Il film non vuole essere la copia carbone del precedente, anzi prova a rendere più al passo con i tempi il lavoro di Brian De Palma, modernizzando sia i personaggi che i motivi per cui Carrie viene emarginata, dandogli una veste realistica nel tempo dei social network e di YouTube. Il remake è perciò totalmente fruibile da chiunque, senza distaccarsi troppo temporalmente da noi, essendo ambientato per l’appunto nel 2013.
La protagonista, Carrie, è interpretata dalla Chloe Moretz, che noi conosciamo principalmente come la Hit-Girl di Kick-Ass. Ora nel ruolo di un personaggio totalmente diverso e lontano dalla sicura e spietata eroina, la Moretz arriva quasi a convincere nei panni della piccola emarginata da tutti, ma sarà l’aspetto troppo sicuro di sé, sarà lo sguardo troppo combattivo, non riesce a farsi apprezzare come dovrebbe. Certo è che se nella prima parte del film la sua interpretazione non può dirsi impeccabile nel modo in cui dà profondità al personaggio, nella seconda parte l'attrice si riscatta calandosi perfettamente nel ruolo, riuscendo finalmente a soddisfare le aspettative.
In un film come questo, inutile nasconderlo, uno degli aspetti più importanti sono gli effetti speciali, che qui però - duole dirlo - non sono efficaci, per non parlare del 3D, totalmente trascurabile, che non aggiunge nulla alla pellicola se non il sovraprezzo del biglietto. Alcune scene sembrano troppo artificiose: forse ci sarebbe voluta maggiore attenzione nella fase di post-produzione. La regia, anche se non particolamente originale, è godibile e non appesantisce il film.

Insomma, Lo sguardo di Satana - Carrie è un rifacimento che si attesta su livelli di sufficienza per gli standard dei remake odierni dei classici horror, rivelandosi godibile per come ripropone alcuni spunti del film originale in un contesto moderno. Non è la migliore scelta se si vuole vedere un horror vero e proprio, ma sa comunque mantenere alta la tensione fino alla fine, lasciandoci alla fine dei titoli di coda se non totalmente soddisfatti, quantomeno convinti di aver assistito ad una piacevole opera d'intrattenimento.

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