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Quando meno te lo aspetti - Recensione

In equilibrio tra fiabesco e reale, una commedia che è una centrifuga di idee sull'amore e sulle relazioni, diretta con pacata dolcezza da Agnès Jaoui e delineata da personaggi convincenti

Il cinema di Madame Jaoui è caratterizzato senza dubbio da un tocco di fresco e fiabesco romanticismo. E mai come in Quando meno te lo aspetti questa particolarità viene palesata al suo massimo.
Il film è una centrifuga di idee sull'amore e sulle relazioni diretta con pacata dolcezza e delineata da personaggi convincenti che portano avanti una trama a più livelli. Malinconico ma speranzoso, il film si destreggia fra il piano realistico ed irrealistico della fiaba, accostando le storie di personaggi comuni all'immaginario favolistico di 'celebrità' come Biancaneve, Cenerentola e (immancabilmente) il Lupo Cattivo.
La principessa della situazione è Laura, una bella 24enne dai capelli rossi, alla ricerca spasmodica del vero amore. Appoggiata dallo speciale rapporto con la zia Marianne, Laura si lascia convincere a partecipare ad un grande ballo. E quale situazione migliore per incontrare il suo principe azzurro? Tra lei e Sandro all'inizio è pura favola: corse tra i prati, baci appassionati, premure uniche e la promessa del 'per sempre' attraverso un matrimonio estemporaneo. Ma il 'Lupo cattivo' è dietro l'angolo, e veste i panni di Maxime, critico musicale bello e tenebroso che strega la bella Laura. Tra protagonisti e antagonisti non mancano i secondari, che così secondari poi non sono. Pierre, il padre di Sandro, è un cinico brontolone che si scopre improvvisamente meno scettico di quel che credeva, Marianne è la fatina buona: ognuno spera e vive la propria favola, che abbia l'happy ending o no...
L'aspetto forse meno convincente dell'ultima fatica di Agnès Jaoui è proprio l'intersecarsi dei personaggi e delle loro storie, poco amalgamati tra loro e quindi poco fluidi alla luce della narrazione. Tuttavia non si può negare la riuscita di questa commedia rosa, che riesce a strappare più di un sorriso, arricchita da straordinari attori (Jean-Pierre Bacri in assoluto il migliore) capaci di insabbiare anche questa piccola imperfezione.

Bisogna tenere d'occhio queste cineaste francesi (ricordiamo anche la buona commedia Paris-Manhattan di Sophie Lellouche), prolifiche e convincenti, che piano piano si stanno affermando...

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