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Hotel Transylvania

Una immagine di Hotel TransylvaniaI mostri più famosi della storia si incontrano in un albergo di lusso, creato appositamente per loro dal Conte Dracula. Durante un week-end molto speciale ne combineranno di tutti colori. Ecco Hotel Transylvania, cartoon targato Columbia Pictures che fa sorridere ma che non convince del tutto...

Per festeggiare il compleanno di sua figlia, il proprietario di un albergo famoso invita molti amici per una festa spettacolare. Fin qui, nulla di strano, una storia come tante. Ma se i protagonisti sono l‘illustre Conte Dracula e la sua piccola che compie ben 118 anni, la trama prende forme inaspettate. O almeno, dovrebbe.
In realtà il cartone animato della Columbia Pictures Hotel Transylvania non stupisce molto, né per come viene trattato l’argomento né per gli effetti del 3D. E dire che gli spunti non mancano: Dracula gestisce un albergo sui generis, una specie di resort a cinque stelle in cui i suoi 'colleghi' mostri assieme alle loro famiglie possono andare a rilassarsi e divertirsi, rigorosamente senza la presenza degli esseri umani. Il problema sarà proprio questo: quando un ragazzo di 21 anni arriva per caso al castello, la situazione sfugge al controllo del re dei vampiri.
La presenza dei personaggi più famosi del mondo delle tenebre è massiccia: oltre a Dracula ci sono Frankenstein, l’Uomo Invisibile, il Lupo Mannaro, la Mummia; sicuramente il modo in cui vengono presentati è uno dei più simpatici nella storia del cinema, ma molto spesso le battute sono fiacche e scontate. Sebbene l’ambizione della pellicola sia quella di rivolgersi sia ai bambini sia agli adulti, sono più che altro i piccoli ad apprezzare la grande baraonda di questi esseri un po’ strani e svampiti che non risultano personaggi particolarmente brillanti.
Insomma, l’intento del regista, Genndy Tartakovsky (già molto apprezzato, tra le altre cose, per la creazione della rete Cartoon Network), è quello di creare simpatia intorno a personaggi notoriamente spaventosi. Forse anche per questo che, nella versione italiana, il protagonista è doppiato da Claudio Bisio (una delle poche note di merito!).

Da non perdere la divertente scena di Dracula che si esibisce in un modernissimo rap. Per il resto, il film può essere visto se si vuol trascorrere un’ora e mezza divertente, ma senza troppe pretese.
 
 
 
 
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