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L'illusionista

La locandinaFilm d’animazione di Sylvain Chomet dopo Appuntamento a Belleville, il suo memorabile esordio. Un anziano illusionista gira per i palcoscenici di Francia e Scozia e qui incontra una giovane ragazza che diventerà la sua famiglia. Insieme andranno verso i cambiamenti del loro destino

L’illusionista è un anziano signore dai modi garbati e gentili che gira per i teatri di Francia alla conquista del suo pubblico. La vita per lui non è semplice, le persone iniziano a preferire altri spettacoli e così decide di trasferirsi in un piccolo paese della costa scozzese dove incontra una ragazza povera che lavora come tuttofare in un pub. Tra i due si instaura un’amicizia fatta di sguardi e piccoli gesti, e così la giovane decide di partire con lui verso nuovi mondi e nuove avventure. Insieme vivono in un appartamento a Edimburgo e qui impareranno a conoscersi e a volersi bene. La ragazza crede che i trucchi del mago siano reali e quando scoprirà che invece sono pura illusione, incomincerà a scoprire l’età adulta, capendo che in realtà la vera magia è la vita.

Da una sceneggiatura di Jacques Tati del 1956 e presentato al Festival di Berlino 2010, L’illusionista è un film d’animazione classico, senza la prigione 3D, in cui il suo autore, Sylvain Chomet, ripercorre la tradizione del genere per regalarci un film che rappresenta un omaggio al grande regista francese Tati – e infatti il prestigiatore lo ricorda nelle sue sembianze.
Una scena del filmL’illusionista è la storia di infinite scoperte esistenziali che prendono vita dai viaggi di un uomo che vede la sua professione diventare obsoleta di fronte al progresso tecnologico e ai nuovi interessi del pubblico, il Rock’n’roll. L’uomo rispolvera una rinnovata gioia attraverso l’incontro con una giovane che diventa per lui come una figlia, un’unione che rappresenta il cambiamento per entrambi i protagonisti. Anche la ragazza si trasforma. Capisce sulla sua pelle che i maghi non esistono e che la magia è quella che si deve cogliere nella vita, sia essa semplice o faticosa. Un film sulla nostalgia del passato, sulle scelte e sulle straordinarie incognite del destino che, come in uno spettacolo magico, permettono di meravigliarsi di fronte agli avvenimenti e alle persone incontrate lungo il proprio cammino. L’illusionista è un film elegante, privo di dialoghi e con una malinconia di fondo che stupisce e affascina lo spettatore, grazie a una delicatezza stilistica che traspare da ogni singola scena. Come quando il prestigiatore fa credere alla ragazza che la magia sia vera per allietarle la vita, oppure quando i due si incontrano per la prima volta e riescono a comunicare nonostante non parlino la stessa lingua. Oppure nei tempi registici lenti e ovattati, che ricordano una messa in scena teatrale, che mal sopporta l’impeto di un racconto pieno di azione e dinamicità narrativa.
Un film d’animazione ricco di spunti, sia per gli adulti che per i ragazzi; una storia per far sognare e riflettere sulla solidarietà umana e su quella grande avventura che è la nostra vita.

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