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Bisio e Siani: quando lo scontro di civiltà si trasforma in commedia

Bisio e FinocchiaroPresentato alla stampa Benvenuti al Sud di Luca Miniero, commedia brillante sui conflitti tra le diverse culture italiane

È sempre stato così in Italia: i conflitti geo-culturali sono troppo forti e non sono solo folkloristici. Insomma la questione meridionale è un nodo difficile da sciogliere.” A parlare è Claudio Bisio, che in tempo di esternazioni politiche fuori luogo e decisamente razziste – è di ieri l’infelice frase anti-romana di Umberto Bossi – presenta alla stampa Benvenuti al Sud di Luca Miniero, una commedia brillante, remake italiano di Giù al Nord, film francese che ha ottenuto un grande successo internazionale.
Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Alessandro Siani e Valentina Lodovini, sono i protagonisti di un vero e proprio “scontro di civiltà”, in cui le diverse culture di nord e sud Italia, prima si scontrano e poi imparano a conoscersi e apprezzarsi.

Claudio Bisio è un brianzolo provinciale e ignorante che viene trasferito come Direttore delle Poste, in un piccolo paese sul mare del Cilento, dopo che si è finto invalido per ottenere un trasferimento a Milano. Al nord lascia la moglie – Angela Finocchiaro – una donna molto ansiosa, e un figlio di otto anni. L’impatto con il meridione per il protagonista è un vero e proprio shock, ma si deve ricredere quando scopre la bontà e il calore che i suoi impiegati nutrono per lui. Una disponibilità che si trasforma in amicizia fraterna e quando la moglie dell’uomo va a trovarlo, le cose si complicano, visto che il marito le ha mentito, facendole credere di stare in un luogo pieno di criminalità e gente orribile.
Bisio così racconta il suo Direttore delle Poste: “Il mio è un personaggio esemplare: un vero ignorante nel senso etimologico del termine, ovvero non conosce l’esistenza di altre realtà. Nel corso del film, però, diventa sempre meno rigido perchè l’unico modo per apprezzare le diversità è conoscerle.” Insomma il filo conduttore di questa commedia è un messaggio di solidarietà perché “valorizzare il diverso è il primo passo per costruire una società libera e all’avanguardia” – afferma Bisio.
Bisio e SianiGli fa eco Angela Finocchiaro: “L’evoluzione è anche andare oltre a questi limiti culturali e a una mentalità retrograda, e poi, pensandoci bene, noi siamo sempre al sud di tutto… il nord Italia non è forse al sud della Germania?”.
Il regista Miniero invece, così commenta le esternazioni leghiste: “Io credo che Bossi andrà a vedere questo film: in fondo anche lui non farà il leghista 24 ore su 24. È molto antica la contrapposizione tra nord e sud e non bisogna ridurre tutto ad uno stereotipo politico o a una discussione tra politicanti. Il film racconta dell’Italia di oggi mostrando questa contrapposizione in toni divertenti, racconta di un conflitto reale ma molto diverso da quello che la politica vuole farci credere.” E sulla scelta di girare nel Cilento il regista continua: “Il Cilento è stato scelto sia per motivi legati alla logistica e alla regia, infatti è a picco sul mare, sia perché è lontano dalle grandi problematiche della criminalità organizzata campana, offre da sempre un’immagine positiva del meridione, nonostante pochi giorni fa sia stato ucciso il sacerdote Vassallo.
Insomma un film contro i pregiudizi ma non solo, almeno secondo Bisio. “Io non conoscevo il Cilento. Mi piacerebbe che questo film facesse venire la voglia, com’è successo a me, di visitare questa terra meravigliosa, sarebbe giusto che il pubblico venisse spinto anche solo da una semplice curiosità turistica.” La pellicola prodotta da Cattleya e Medusa verrà distribuita da venerdì 1 ottobre.

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