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L'arte di Koji Wakamatsu in DVD

Uno sguardo a Caterpillar e United Red Army, due film firmati dal compianto Koji Wakamatsu che affrontano pagine controverse del passato del Giappone, proposti in un valido cofanetto edito da RaroVideo

Un grande maestro del cinema in un interessante box. La RaroVideo propone due edizioni, Caterpillar e United Red Army di Koji Wakamatsu, insieme a un libretto, in un'unica confezione per approfondire il cinema del rimpianto registra giapponese, ancora troppo poco conosciuto in Italia.

Caterpillar
(Kyatapira) racconta la storia del tenente Kurokawa che, negli anni Quaranta, si arruolò nella seconda guerra sino-giapponese. Dopo anni, ritorna a casa dove ad attenderlo c'era la moglie Shigeko, che scopre che suo marito è ridotto a un torso tetraplegico, senza gambe né braccia, con il volto sfigurato e con una capacità di espressione limitata ad alcuni suoni vocali. La vita di questo eroe di guerra, quindi, non esiste. E' sempre a letto, mangia avidamente e costringe la moglie a soddisfare i suoi desideri sessuali. Ogni tanto la donna porta Kurokawa in giro per il Paese, vestito con la sua divisa, per riscuotere il giusto tributo di rispetto in quanto eroe nazionale. La mente del soldato, però, è ottenebrata dai terribili ricordi della guerra e la moglie non riesce più a sopportare il dramma che quest'uomo le fa vivere.
Con United Red Army il focus di Wakamatsu si sposta agli anni Settanta, sempre in Giappone. I protagonisti sono i componenti della falange terroristica United Red Army appunto. Il gruppo è composto da studenti, operai, contadini patriottici, accomunati dalla volontà di preparare il substrato culturale per l'imminente rivolta proletaria. A nulla valgono i tentativi del partito comunista e socialista giapponese di arginarli, neanche dopo la sanguinosa rivolta del monte Asama del 1972. Lo United Red Army, però, è ribelle anche nella sua gestione. Al suo interno ci sono troppe lotte intestine che portano alla morte di 14 commilitoni per mano degli stessi loro compagni. Intanto un gruppo di studenti si appresta a ingaggiare un sanguinosa battaglia contro la polizia.

Caterpillar
e United Red Army sono due pellicole accomunate dalla critica feroce e tagliente di Wakamatsu alla storia del suo Giappone. Il regista non usa mezze misure, né metafore; le sue immagini sono taglienti, caustiche, dirette e chiare. Queste descrivono in che modo il popolo subisca e come sia alienato da una propaganda imperialista che ne governa la mente, come si vede in Caterpillar. Allo stesso modo, però, a distanza di anni, in un altro contesto storico-politico, la stessa gente è in grado di ribellarsi, di esprimere la sua insoddisfazione, in battaglie sanguinarie, che mascherano, comunque, un assoggettarsi a una forte ideologia, come si può osservare in United Red Army.  Il fil rouge che unisce Caterpillar e United Red Army, prodotti a pochi anni di distanza (il primo è del 2010, mentre il secondo è del 2007), è sull'asse mente-corpo. Il cervello ottenebrato e schiavo di un'ideologia si esprime in azioni corporee d'istinto e violenza.

In Caterpillar il torso di Kurokawa, interpretato da Shinobu Terajima, è figlio del pensiero propagandistico che lo ha spinto a sacrificarsi per la sua patria. Questa idea è incarnata dalle parole gloriose di sua moglie Tadashi, Keigo Kasuia, che ricorda la sua ferma voglia di arruolarsi e dai suoi concittadini che lo celebrano con parole di elogio ripetute meccanicamente. La mente del tenente è, quindi, innanzitutto stimolata da ciò, poi dai più ancestrali dogmi che governano il suo corpo nei suoi bisogni più primordiali come mangiare, fare sesso ed espletare funzioni fisiche. Il soldato è confuso, è ossessionato dai ricordi di violenze e bestialità compiute in guerra; non è lucido, tanto da comandare il suo corpo di porre fine al suo calvario alla notizia della resa del Giappone alla guerra in cui ha combattuto che ha distrutto il suo spirito e la sua vita materiale.

Con United Red Army si passa a un'altra guerra governata dalle menti dei giovani protagonisti offuscate da una ideologia altrettanto forte e radicata che si alimenta dalle notizie delle rivoluzioni culturali negli anni Sessanta. Wakamatsu riesce a rendere con precisione e particolarità il fanatismo che pervade le parole dei ragazzi che studiano il pensiero stalinista e quello di Mao, mascherando il tutto dalla loro voglia di soverchiare e smantellare il sistema politico giapponese, considerato vecchio e filo-americano. Questo pensiero si traduce nella lotta, consumata da azioni corporee violente e sanguinarie, sia contro la polizia che contro i loro stessi compagni. Il regista, infatti, non si risparmia nella descrizioni delle sevizie e delle esecuzioni spinte dall'ideale rivoluzionario. Il linguaggio filmico di Wakamatsu è freddo, in modo tale che United Red Army sia un documento di analisi di una realtà oggettiva. Il suo focus sono i ragazzi, prima nell'analisi dei loro processi mentali e poi nell'esecuzione dei loro compiti da militanti rivoluzionari.

Due pellicole, dunque, concettualmente simili. Caterpillar e United Red Army sono proposti nel cofanetto da due dischi della RaroVideo in un'ottima qualità dell'immagine e del suono. Molto sapiente risulta la scelta di impostare come unico audio il giapponese, con sottotitoli in italiano, in modo tale che la parola dei protagonisti risalti con maggiore efficacia. I contenuti extra in entrambi i DVD sono tesi a spiegare dettagliatamente l'arte di Wakamatsu: ad esempio l'analisi di Marco Del Bene analizza accuratamente il film. Il critico cinematografico pone in risalto il contesto storico di formazione del regista, la sua finalità di critica nei confronti del sistema politico del Giappone, oltre a condurre una semiologia della pellicola. Nel DVD United Red Army i contenuti speciali prevedono inoltre un'intervista condotta da Alice Massa al regista al festival di Procida nel 2007.
Di altrettanto vivo interesse è il libretto che accompagna i DVD. Raffaele Meale scrive interessanti testi di analisi sia per Caterpillar che per United Red Army. In particolare per quest'ultimo sono messe in luce le vicende storiche a cui fa riferimento il film. In più un approfondimento sulla gioventù giapponese martire e vittima, le schede storiche sul Giappone dopo Hiroshima, sul cinema giapponese nel dopoguerra, sui registi, sulle influenze e sulle tematiche affrontate nei loro lavori. Infine un profilo su Wakamatsu e il suo personale rapporto con il suo sceneggiatore Masao Adachi.

Insomma il mondo di Wakamatsu in un cofanetto.

Vai alla scheda home video del film




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